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sabato, 27 Aprile, 2024
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Plusvalenze, colpo di scena: procuratore sport “nuovo processo, troppi i 15 punti di penalizzazione per la Juventus”

Si è chiusa l’udienza davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia presso il Coni per discutere il ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti in campionato per il caso plusvalenze e per esaminare i ricorsi degli ex dirigenti bianconeri inibiti. L’udienza si è aperta con una questione preliminare: la costituzione o meno in giudizio di Codacons e Associazione Club Napoli Maradona che, tramite l’avvocato Enrico Lubrano, hanno chiesto di partecipare al dibattimento per difendere il -15 e far revocare gli scudetti ai bianconeri negli anni dei bilanci contestati. Le due richieste sono state giudicate inammissibili dal Collegio presieduto dalla presidente Gabriella Palmieri Sandulli.

PROCURA GENERALE – La Figc non è coinvolta nel procedimento: la federcalcio infatti non si è costituita. ‘Contro’ la Juve, in aula il Procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer. E la procura generale ha aperto al rinvio del procedimento alla Corte d’appello della Figc per un nuovo giudizio. “Normalmente c’è la federazione oggi assente e la procura generale che per prassi partecipa con una duplice veste di affiancamento alle procure e in termini di diritto e legittimità. Nel perimetro dei miei poteri nei confronti della procura federale, dal mio punto di vista non ho rilievi che possono esser mossi e fare miei. Mi sento di dire che l’operato della procura è stato corretto e recepito dalla corte federale di appello nel giudizio di revocazione”, ha detto Taucer. “Mi sento di affermare che le motivazioni di controparte non colgono il punto, riterrei di confermare l’ipotesi accusatoria e quindi sono per l’inammissibilità della pronuncia, ma mi soffermo su una eccezione: rispetto all’articolo 4 sotto il profilo della ‘carente’ motivazione temo che effettivamente che nel profilo di colpa, nella sanzione in punti alla squadra vi sia una ‘carenza’ da apprezzare e valutare in un nuovo giudizio da parte della Corte”, ha aggiunto Taucer.

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JUVENTUS – La sentenza della Corte d’appello “è sbagliata e da annullare senza rinvio alla corte”. È questo quanto richiesto dal pool di legali della Juventus (Nino Paolantonio, Angelo Clarizia, Maurizio Bellacosa, David Sangiorgio, Flavia Tortorella, Nicola Apa). “Il 20 gennaio scorso quando è uscita la sentenza c’è stata una reazione insolita, un fenomeno raro nel mondo del calcio: stupore, incredulità generalizzata da parte di tutti, tifosi e non. Già questa reazione si collegava alla singolarità di questa decisione”, ha detto l’avvocato Bellacosa. “Le tante persone che si sono meravigliate hanno intuito due questioni: i numeri, che sono assolutamente irrilevanti, l’ammontare di queste plusvalenze 60 milioni nel triennio a fronte di 1,6 miliardi, pari al 3%. Non c’era vantaggio illecito, anzi il contrario. Se fosse vero che le plusvalenze fossero state dettate da esigenze bilancistiche la conseguenza sarebbe stata inversa. Quando abbiamo letto le motivazioni la sensazionen si è consolidata perché la sentenza impugnata è una sentenza sbagliata, piena di errori: chiediamo l’annullamento della decisione di condanna con la penalizzazione di 15 punti. I nostri non sono cavilli. A noi non interessano le polemiche, le dietrologie, le soluzioni politiche, chiediamo l’applicazione serena e rigorosa delle norme di diritto”.

L’AVVICINAMENTO – “La Juventus nega ogni illecito”, ha detto nei giorni scorsi John Elkann, presidente di Exor. Con la Juve, hanno presentato ricorso anche gli ex dirigenti bianconeri – a cominciare dall’ex presidente Andrea Agnelli inibito per 24 mesi – che contestano le decisioni della Corte d’appello.
La decisione del Collegio potrebbe arrivare in serata o slittare a domani. Le opzioni sono 3. Il Collegio potrebbe respingere il ricorso della Juventus confermando di fatto la penalizzazione di 15 punti. Se la sentenza venisse ritenuta priva di legittimità, per vizi formali o procedurali, il Collegio potrebbe annullare la penalizzazione chiudendo l’iter. La terza opzione prevede l’annullamento della sentenza con rinvio del fascicolo alla Corte d’appello federale che potrebbe arrivare ad un nuovo verdetto, eventualmente con motivazioni modificate. In attesa della nuova sentenza, la Juventus riavrebbe i 15 punti.
La Juventus in ogni caso pare destinata a doversi confrontare nuovamente con la giustizia sportiva federale. La procura della Figc ha da poco notificato alla società la chiusura delle indagini per il filone ‘stipendi, partnership e agenti’. Nel mirino in particolare gli accordi con i calciatori per gli emolumenti da versare durante l’emergenza covid scattata all’inizio del 2020. La vicenda riguarda le stagioni 2019-2020 e 2020-2021. Il procuratore federale Giuseppe Chinè contesta al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni.
Anche il secondo procedimento nasce dall’inchiesta Prisma della procura di Torino sui bilanci della Vecchia Signora. Sotto i riflettori anche gli accordi tra il club e alcuni agenti e le cosiddette partnerhip tra la Juve e altre società per operazioni di mercato. La posizione di Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari sarà esaminata dalla procura Figc dopo le indagini in corso nelle varie città.
(Adnkronos)

AGGIORNAMENTO: Il Collegio di garanzia si è aggiornato a domani. Il Collegio ha cinque giorni di tempo per il dispositivo.

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