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giovedì, 2 Maggio, 2024
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Piazza De Nava, Fondazione Mediterranea chiede parere a Settis

Un nome autorevole, quello del professor Salvatore Settis, è stato chiamato a intervenire sull’acceso dibattito attorno al rifacimento di piazza De Nava a Reggio. A chiedere il parere di Settis (già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e dal 2011 presidente del consiglio scientifico del Louvre di Parigi) è stata la Fondazione Mediterranea, che nel professore ha trovato conferma della propria posizione sull’argomento, cioè quella a favore di un rispetto della memoria collettiva e l’identità dei luoghi.

“Ci si è rivolti a Salvatore Settis – spiegano dalla Fondazione Mediterranea – per sottrarre il dibattito sulla prevista demolizione di Piazza De Nava all’animosità che contrappone la passione civile all’interesse di parte”. Ed ecco il fulcro del parere del professore: “La città moderna, pur non potendosi considerare come un museo, avendo continuamente bisogno di rimaneggiamenti urbanistici tali da renderla utile strumento di crescita sociale, dev’essere maneggiata con estrema cura e delicatezza, limitando all’indispensabile gli interventi nel suo centro storico, al fine di rispettare la storia cittadina, la memoria collettiva e l’identità dei luoghi.”

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Dal punto di vista politico-amministrativo Settis spiega: “Tutti i rimaneggiamenti di una certa consistenza, soprattutto quelli che prevedono demolizioni et similia, devono avere il consenso di una maggioranza qualificata della cittadinanza, che potrà essere chiamata a esprimere la propria opinione anche attraverso l’ascolto delle associazioni che non siano in conflitto di interessi”. Nelle sue considerazioni finali, Settis afferma che “è possibile e auspicabile l’apporto di modifiche progettuali nel rispetto dell’opinione espressa dalla cittadinanza”.

Commentano dalla Fondazione Mediterranea: “Oltre che discreta, nel senso che non si è inteso entrare nel merito delle altrui professionalità, e culturalmente qualificatissima, l’opinione del professor Settis è anche di comune buon senso. Dunque non mettendo in discussione le finalità (apertura all’esterno del Museo, pedonalizzazione dell’area e sua integrazione con il Monumento Alvaro), si potrebbe modificare il progetto (renderlo più rispettoso della storia cittadina e della memoria collettiva oltre che dell’identità dei luoghi) per venire così incontro ai desiderata della maggioranza delle associazioni”.

Enzo Vitale, presidente della Fondazione, ieri era stato autore di un duro intervento sui social postando le fotografie della piazza, che appariva frequentata in modo assolutamente civile da anziani e giovani. “Ecco – dichiarava Vitale – il degrado urbano e  sociale di cui parla l’architetto Vitetta nella sua relazione alla commissione cultura della Regione Calabria. Anche sulla base di queste informazioni è stato dato il parere positivo alla demolizione di piazza De Nava. Il parere verrà impugnato nelle giuste sedi e l’amministrazione comunale pagherà lo scotto della sua supina sottomissione. Ma resta tanto amaro in bocca e un sordo dolore d’animo a constatare quanto poco sia amata la città da chi la dovrebbe proteggere dagli abusi”.

Oggi la qualificata opinione del professor Salvatore Settis conferma, secondo la Fondazione Mediterranea, la necessità di tutelare un sito storico e affidare agli esperti il compito di progettare eventuali interventi, ascoltando anche la voce dei cittadini e delle associazioni: “Mutatis mutandis, è quanto la Fondazione Mediterranea si affanna ad affermare fin dall’inizio della querelle”.

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