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mercoledì, 24 Aprile, 2024
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Piano pandemico non aggiornato, Sapia chiede la testa di Speranza e Brusaferro

Catanzaro – Dopo la messa in onda della rubrica “Report” di Rai3 andata in onda lunedì sera, con interpellanza urgente il deputato Francesco Sapia, di Alternativa c’è, ha chiesto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di invitare alle dimissioni immediate il ministro della Salute, Roberto Speranza, e di nominare subito un altro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità al posto del professor Silvio Brusaferro.

L’atto parlamentare riprende l’inchiesta di Report sul ritiro del dossier dell’Oms relativo al mancato aggiornamento del Piano pandemico nazionale dall’anno 2006.
Secondo Sapia, che alla Camera siede in commissione Affari sociali, «dalle chat mostrate da Report nella puntata dello scorso 12 aprile, emerge con chiarezza che il ministro Speranza, i suoi più stretti collaboratori e Brusaferro sapevano delle strategie in seno all’Oms volte a far ritirare quel dossier, il quale avrebbe dimostrato al mondo l’inadeguatezza dell’Italia rispetto alla pandemia, che nel nostro Paese ha prodotto oltre 100mila morti».

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«A riguardo, Speranza – prosegue il parlamentare di Alternativa c’è – è rimasto in silenzio senza mai chiarire. Inoltre il suo ministero aveva scritto a Report di non aver ricevuto informazioni dall’Oms. Nonostante il caso, il presidente Draghi ha riconfermato Speranza, che peraltro aveva pronto un libro in cui l’Italia sarebbe definita un porto sicuro, rispetto al virus. È troppo grave quanto Report ha mostrato nei giorni scorsi: dalla richiesta dell’Oms al ministero di vigilare sulla Procura di Bergamo, che è un potere autonomo dello Stato, fino ai colloqui di palazzo per oscurare quel dossier scomodo, costato caro al ricercatore italiano Francesco Zambon, infine dimessosi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».

«Al presidente Draghi – conclude Sapia – chiedo quale credibilità internazionale possa avere l’Italia al G20 del prossimo settembre, se, come nulla fosse, alla guida del ministero della Salute rimarrà Speranza. Soprattutto, con quale coraggio potremmo rivolgerci ai familiari delle tante vittime del Covid nella provincia di Bergamo e nel resto del Paese?».

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