Petilia Policastro (KR) ā Omicidi, usura e controllo criminale del territorio. Sono i reati contestati a 18 soggetti indagati, nei confronti dei quali la DDA di Catanzaro ha disposto lāesecuzione di unāordinanza di custodia cautelare.
Il 17 febbraio 2021, in Petilia Policastro (KR), Crotone e presso diverse Case Circondariali, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica ā Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 indagati, di cui 11 giĆ sottoposti a fermo di indiziato di delitto eseguito il 25.01.2021 in seno allā Op. āELEOā, 3 giĆ detenuti nellāambito di altri procedimenti penali e 4 catturati in data odierna, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsioni, usura, delitti in materia di armi, furti, danneggiamenti seguiti da incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento trae origine da unāattivitĆ investigativa, condotta, dal marzo 2018 allāaprile 2020, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone e dalla Compagnia di Petilia Policastro, diretta e coordinata dal Procuratore della Repubblica Dott. Nicola GRATTERI e dai Sostituti Procuratori Dott.ri Paolo SIRLEO, Domenico GUARASCIO e Pasquale MANDOLFINO.
Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno consentito di:
ā definire la pervasivitĆ della Locale di āndrangheta di Petilia Policastro nel territorio dei comuni di Petilia Policastro (KR) e Cotronei (KR), la quale ha visto una sua riorganizzazione, a partire dallāanno 2014, a seguito di alcune scarcerazioni per fine pena di suoi esponenti di spicco, che hanno determinato una escalation di atti intimidatori sul territorio;
ā individuare e delineare i singoli ruoli dei vari componenti della citata articolazione āndranghetistica, comprese le nuove leve che si prestavano, tra le altre cose, a fare dāautista al reggente;
ā ricostruire e identificare gli autori dellāomicidio con conseguente soppressione di cadavere (c.d. ālupara biancaā) avvenuto il 30.10.2018, in Petilia Policastro (KR), nei confronti di un allevatore;
ā far emergere diversi episodi di illecita attivitĆ finanziaria e di usura commessi nei confronti di commercianti e liberi professionisti che versavano in difficoltĆ economiche;
ā accertare lāidentitĆ dei responsabili di estorsioni compiute nei confronti di imprenditori locali attivi soprattutto nel settore turistico in localitĆ TrepidĆ² di Cotronei o boschivo nellāarea silana;
ā ricostruire specifici fatti delittuosi di danneggiamento e furto per lo piĆ¹ funzionali ad imporre il āservizio di guardianiaā presso villaggi turistici della zona;
ā procedere nei confronti di un affiliato per detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e clandestine.
In particolare lāattivitĆ investigativa compiuta ha permesso di identificare il mandante ed un esecutore materiale dellāomicidio dellāallevatore VONA Massimo, ricostruendone le varie fasi.
Il 30 ottobre 2018, la vittima, infatti, dopo essere stata attirata presso unāazienda agricola sita in localitĆ āScardiatoā di Petilia Policastro, con il falso pretesto di āconsegnargliā i responsabili dellāincendio appiccato nellāanno 2016 in danno del suo capannone, sarebbe stata uccisa, con almeno due colpi di arma da fuoco, dallāassassino che lo attendeva unitamente ad altri soggetti allo stato sconosciuti.
I responsabili avrebbero quindi proceduto allāeliminazione fisica del cadavere, che, infatti, mai ĆØ divenuto oggetto di ritrovamento.
Lā8 novembre 2018, in localitĆ Scavino di Petilia Policastro, i carabinieri hanno rinvenuto solo la carcassa dellāautovettura dellāallevatore scomparso, completamente distrutta dalle fiamme e abbandonata in una stradina interpoderale a servizio di alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad uliveti.
Petilia Policastro, colpo al clan locale. Stretta su esecutori e mandanti dell’omicidio Vona
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