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martedƬ, 7 Maggio, 2024
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VIDEO-Pestano il fratello che poi muore: in 2 ai domiciliari

Due fratelli, di 58 e 61 anni, Domenico e Antonio Orlando, sono stati arrestati dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni personali aggravate che poi hanno portato alla morte di un terzo fratello, Cosimo Orlando, di 54 anni.
L’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari ĆØ stata emessa dal gip Mauro Bottone su richiesta del procuratore di Locri Giuseppe Casciaro e del sostituto Luisa D’Elia. I fatti si sono consumati a Locri dove la vittima, a causa di un arresto cardio-circolatorio, ĆØ morta il 14 aprile scorso in ospedale, presso il reparto di Rianimazione. Un decesso che, stando alle indagini, ĆØ connesso alla diagnosi di setticemia severa per la quale l’uomo risultava ricoverato dal 25 marzo.

Nel provvedimento di arresto vengono riportate le angherie subite dalla vittima, ex agente della penitenziaria che, in piĆ¹ occasioni, sarebbe stato picchiato dai fratelli Ā«con violenza anche quando si trovava inanimato ed in condizione di incoscienza per lā€™uso di farmaci ed alcoolĀ».
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, infatti, mesi prima dellā€™ultimo pestaggio, il 20 agosto 2022, la vittima avrebbe riportato un Ā«trauma cranicoĀ». Nel marzo scorso, inoltre, Cosimo Orlando avrebbe riportato Ā«8 costole rotte, una lesione alla spina dorsale, fegato e reni non piĆ¹ funzionanti, il ginocchio lussato e una grave setticemia nel sangue oltre a diverse tumefazioni su tutto il corpoĀ». Circostanze che sono state oggetto anche di una denuncia di una delle sorelle che, ai carabinieri di Locri, ha raccontato i suoi Ā«fondati sospetti che a causare la morte di mio fratello – ĆØ il verbale reso dalla donna – fossero state le botte prese da parte di Antonio e DomenicoĀ». Secondo il gip, dimostrando Ā«totale noncuranzaĀ» e Ā«piena indifferenzaĀ» nei confronti del fratello Cosimo, i due indagati Ā«compivano atti prevaricatori, ingiuriosi, offensivi, umilianti, aggressivi tali da deteriorare sempre piĆ¹ lo stato del prossimo congiuntoĀ». Per il giudice, ĆØ emerso Ā«un livello di efferatezza dimostrato dalla coscienza e volontĆ  di persistere in condotte vessatoria a danni di un fratello via via sempre ridotto peggioĀ».

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L’inchiesta ha avuto origine dalle notizie apprese dai carabinieri della stazione di Locri nel corso di un servizio di ordine pubblico presso lo stadio comunale. In ragione di quanto appreso, i militari acquisivano da subito la documentazione sanitaria, dalla quale emergeva un particolare quadro clinico, caratterizzato dalla presenza di molteplici lesioni.

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