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venerdì, 29 Marzo, 2024
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Ospedale di Locri, posti Covid: Sainato dichiara guerra alla direzione sanitaria

Locri – “Ci sono soluzioni da trovare subito e soggetti che hanno rovinato la sanità nella Locride da rimuovere. Nomi e cognomi sono sul tavolo del Commissario dell’Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi”.

Quella del consigliere regionale di Forza Italia Raffaele Sainato appare come una vera e propria dichiarazione di guerra alla direzione sanitaria dell’ospedale di Locri, dopo la mancata realizzazione, a oggi, del reparto per pazienti Covid.

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Intervenuto, come ormai sua consuetudine, con una diretta Facebook, Sainato ha premesso di avere incontrato di recente Scaffidi, ricostruendo l’iter preliminare alla realizzazione del reparto Covid, stante la paventata saturazione dei posti al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
“Il direttore sanitario dell’ospedale di Locri – Sainato non lo menziona mai direttamente ma si tratta del dottor Domenico Fortugno – ha dapprima bloccato i ricoveri nel reparto individuato (Pneumologia) proprio per venire incontro alla disposizione del commissario Scaffidi, poi scopriamo oggi che il numero dei ricoverati in Pneumologia è passato in un paio di giorni da 3 a 7 e che lo stesso direttore sanitario avrebbe scritto a Scaffidi che l’ospedale di Locri è privo dei requisiti di sicurezza tali da ospitare un reparto per pazienti Covid. Questo – ha detto Sainato – è falso, perché il commissario Scaffidi aveva individuato reparto e percorsi adatti, trovando anche una Tac mobile per i pazienti Covid. Evidentemente – ha proseguito – c’è chi non capisce che i poveri ammalati hanno il rischio di essere trasferiti fuori regione (per esempio a Brindisi) e che avere un reparto Covid è una grande opportunità per l’ospedale di Locri”.

Che fare, dunque?
Sainato ha aggiunto che “Ho chiesto al commissario Scaffidi di portare avanti la sua idea e mi ha detto che deve trovare subito 40 posti per malati di Covid in tutta la provincia. Il direttore sanitario ci deve delle spiegazioni, perché qua si rischia la zona rossa e il lockdown totale, oltre che il trasferimento del reparto di Pneumologia all’ospedale di Melito Porto Salvo, con conseguenti disagi per pazienti e operatori sanitari”.

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