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venerdƬ, 3 Maggio, 2024
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Operazione ‘Organetto’, 8 arresti per rapine nel Reggino (VIDEO)

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, gli investigatori della Squadra Mobile e dellā€™Arma dei Carabinieri, hanno dato esecuzione allā€™ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio CalabriaĀ  nei confronti dei seguenti 8 soggetti (6 dei quali destinatari della misura cautelare della custodia in carcere e 2 degli arresti domiciliari).

Sono indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla programmazione e preparazione di rapine ad Uffici Postali e furti di autovetture impiegate nella consumazione delle rapine, nonchƩ per ricettazione e detenzione e porto illegale di armi:

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I DESTINATARI

  1. ALVARO Carmine, nato a Palmi [RC] il 23.01.1986 (giĆ  detenuto per altra causa; custodia in carcere);
  2. LEONELLO Antonio Rocco, nato a Sinopoli [RC] il 10.11.1967 (giĆ  detenuto per altra causa; custodia in carcere);
  3. TREFILETTI Francesco, nato a Cinquefrondi [RC]il 19.10.1992 (giĆ  detenuto per altra causa; custodia in carcere);
  4. AGOSTINO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 17.12.1970 (custodia in carcere);
  5. PALMISANO Antonio Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 03.11.1968 (custodia in carcere);
  6. DELFINO Rosa Soccorsa, nata a Gioia Tauro [RC]il 9.5.1965 (custodia in carcere);
  7. PUNTURIERO Maria Giovanna, nata a Gioia Tauro [RC]il 9.5.1987 (arresti domiciliari);
  8. DE FRANCESCO Salvatore, nato a Sinopoli [RC]il 16.3.1966 (arresti domiciliari) .

 

GLI INQUIRENTI

Le investigazioni sono state svolte sotto le direttive del Procuratore Vicario Gerardo Dominijanni e dei Sostituti Procuratori Domenico Cappelleri, Paola Dā€™Ambrosio e Andrea Sodani ed hanno visto la confluenza di vari filoni investigativi sviluppate dalla Polizia di Stato e dallā€™Arma dei Carabinieri.

Lā€™indagine condotta dalla Squadra Mobile ĆØ stata avviata a seguito della rapina perpetrata in data 2 ottobre 2017 presso lā€™ufficio postale della frazione Sambatello di questo capoluogo, nel corso della quale vennero asportati circa 11.000 euro, oltre ai soldi in contanti che la direttrice aveva allā€™interno della propria borsa.

Le indagini hanno individuato quali responsabili:

  • Leonello Antonio Rocco ed Alvaro Carmine, i quali erano penetrati allā€™interno dellā€™ufficio postale armati sia di pistola che di mazze ferrate;
  • Agostino Giuseppe e Palmisano Giuseppe, come concorrenti nella rapina, avendo gli stessi fornito un contributo determinante per il buon esito dellā€™azione delittuosa. Gli stessi, infatti, presenti sin dalle prime ore di quella mattinata sui luoghi di interesse, mediante lā€™autovettura Renault Laguna di Agostino avevano fatto da apripista ai propri complici, prima per condurli verso lā€™obiettivo e poi per assicurarne una fuga al riparo da imprevisti.

I FATTI

Gli autori materiali della rapina, al fine di commettere il delitto, avevano utilizzato due autovetture [una Fiat Uno bianca ed una Fiat Cinquecento rossa] risultate rubate pochi giorni prima.

Con la Fiat Uno i rapinatori erano giunti presso lā€™ufficio postale, mentre con la Fiat Cinquecento gli stessi avevano bloccato, ancor prima di avviarsi allā€™obiettivo e qualche centinaio di metri prima dello stesso, la strada che porta allā€™ufficio postale in direzione opposta a quella da cui erano giunti.

La successiva attivitĆ  di intercettazione telefonica aveva fatto emergere che Alvaro Carmine, Leonello Antonio Rocco, Trefiletti Francesco, Delfino Rosa Soccorsa e la figlia di questi Punturiero Maria Giovanna, avevano organizzzato in data 27 novembre 2017 una rapina allā€™Ufficio postale di Pellegrina di Bagnara Calabra [RC].

Lā€™evento delittuoso, organizzato nei minimi dettagli, vedeva la partecipazione attiva della predetta Punturiero Maria Giovanna (con il ruolo di basista all’interno dell’ufficio postale) che avrebbe dovuto agevolare lā€™accesso allā€™interno dei locali dellā€™ufficio postale agli altri membri dellā€™organizzazione aprendo la porta di ingresso del tipo antipanico.

In quella circostanza la donna non riusciva a raggiungere la porta secondo i piani prestabili con i soggetti che dovevano entrare in azione dallā€™esterno per cui si camuffava come una semplice cliente delle poste e veniva anche escussa a sommarie informazioni testimoniali dai Militari dellā€™Arma dei Carabinieri intervenuti sul luogo per un segnalato tentativo di rapina.

LA BANDA

In seguito emergeva chiaramente che i suddetti LEONELLO Antonio Rocco ed ALVARO Carmine costituivano, unitamente a TREFILETTI Francesco, il vertice di un sodalizio criminale dedito alla programmazione ed alla preparazione di delitti contro il patrimonio, mentre AGOSTINO Giuseppe e DELFINO Rosa Soccorsa rappresentavanoi punti di riferimento per le rapine operate nel territorio, rispettivamente della periferia nord diReggio Calabria e di Scilla e Bagnara Calabra.

Tutti organizzavano sopralluoghi nelle prossimitĆ  di possibili obiettivi [abitazioni private ed uffici postali] e procurandosi attrezzi ed oggetti atti allo scasso (tra cui uno strumento chiamato ā€œOrganettoā€,dal quale prende il nome la presente operazione di polizia).

Le investigazioni hanno consentito di individuare i punti cardine dellā€™esistenza e operativitĆ  di unā€™associazione per delinquere finalizzata al compimento di attivitĆ  predatoria e in particolare rapine ai dani di uffici postali nella provincia di Reggio Calabria.

TENTATA RAPINA A MELICUCCA’

Le indagini erano iniziate dalla tentata rapina all’Ufficio Postale di MelicuccĆ  in data 2.9.2017, oltre che dal presunto sequestro del direttore dell’Ufficio Postale di Sant’Eufemia d’Aspromonte del 4.10.2017.

Questi era scomparso dalla propria abitazione di Campo Calabro, in concomitanza con un ingente ammanco di denaro, riscontrato all’interno del proprio ufficio di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Dopo qualche giorno, l’uomo era rientrato a casa ed aveva denunciato di essere stato sequestrato da alcuni soggetti a lui sconosciuti, che, a suo dire, lo avevano obbligato a consegnare loro circa 305.000ā‚¬, dopo averli prelevati dalla cassa dell’ufficio.

Lā€™attivitĆ  di indagine faceva emergere elementi indiziari a carico di ALVARO Carmine e LEONELLO Antonio Rocco; questi, infatti, intrattenevano diverse conversazioni telefoniche subito prima e subito dopo l’episodio delittuoso ed in quei frangenti i loro dispositivi agganciavano la cella del comune di MelicuccĆ . In relazione, perĆ², a tale episodio non vi ĆØ stata alcuna formale contestazione da parte del P.M. per mancanza del requisito della gravitĆ  indiziaria.

Le attivitĆ  tecniche avviate nellā€™ambito del predetto procedimento penale a cura del personale dellā€™Arma dei Carabinieri, si sovrapponevano con quelle avviate dalla Squadra Mobile e autorizzate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria a seguito della predetta rapina allā€™Ufficio postale di Sambatello del 2 ottobre 2017.

Inoltre, confluivano allā€™interno dellā€™ordinanza di applicazione di misura cautelare in argomento, anche le informative di reato inerenti la rapina allā€™Ufficio postale di Marina di Gioiosa Ionica del 01 febbraio 2018 e quella perpetra in data 01 ottobre 2019 presso lā€™Ufficio postale della frazione RosalƬ di Reggio Calabria.

In merito al primo episodio delittuoso le indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Roccella Ionica [RC]- nell’ambito del p.p. 365/2018 RGNR mod. 44 – e coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, non hanno consentito di pervenire all’individuazione degli autori materiali del delitto ma veniva riconosciuto – dai Militari della Compagnia dei Carabinieri di Palmi[RC]- LEONELLO Antonio Rocco quale autore del furto dellā€™autovettura impiegata nella rapina, in concorso con DE FRANCESCO Salvatore.

LA RAPINA A CATONA

Invece per la rapina allā€™Ufficio postale di RosalƬ [RC], frazione di Catona [RC],del 1 ottobre 2019 venivano tratti in arresto, nella flagranza del reato dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, gli autori materiali dellā€™associazione criminale, ovvero l’odierno indagato ALVARO Carmine, unitamente a SCIBILIA Carmine e ROMANO Nicola.

Nel dettaglio i tre individui con volto travisato da passamontagna e guanti calzati, giungendo a bordo dell’autovettura Fiat punto (oggetto di furto), minacciavano il direttore dellā€™Ufficio Postale con spranghe in ferro e una pistola a salve. Lā€™azione delittuosa veniva interrotta grazie alla presenza nellā€™Ufficio postale di un Carabiniere della Compagnia, libero dal servizio, che allertava la Centrale Operativa, consentendo la predisposizione di un dispositivo dellā€™Arma allā€™uscita composto da personale della Stazione di Reggio Calabria-Catona e della Radiomobile. Nel frattempo il militare accortosi dellā€™arrivo dei colleghi non esitava a bloccare uno dei tre malviventi con il quale intraprendeva una colluttazione. Il personale intevenuto bloccava lā€™azione delittuosa arrestandoli in flagranza di reato.

Le successive indagini della Compagnia hanno fatto emergere il coinvolgimento, nel delitto in questione, anche dellā€™odierno indagato AGOSTINO Giuseppe, con il ruolo di basista della rapina.

Il militare intervenuto libero dal servizio ha riportato delle lesioni considerevoli, ma ĆØ ora tornato in servizio: una condotta meritoria, evidenziata anche dallā€™amministrazione comunale con il conferimento del premio ā€œSan Giorgio dā€™oro 2020ā€.

Nei confronti degli autori della rapina ĆØ stata esercitata l’azione penale nell’ambito del procedimento penale nr. 4301/2019 RGNR mod 21 e definito con sentenza n. 46/2020 del 21febbraio 2020, con cui il Giudice dellā€™Udienza Preliminare ha condannato i tre soggetti rispettivamentead anni sei di reclusione per il duo ROMANO/SCIBILIA e ad anni 5 e mesi 4 di reclusione per ALVARO Cosimo

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