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giovedì, 25 Aprile, 2024
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Operazione “Libertà”: Salvati oltre 50 volatili di specie protetta, denunciato bracconiere nel Reggino-VIDEO

VIDEO – Militari della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno individuato un sito in cui erano illecitamente detenuti e maltrattati oltre 50 esemplari di volatili di specie protette, nonché una consistente quantità di oggetti e attrezzature necessarie e funzionali all’espletamento delle illecite attività di bracconaggio e uccellagione, denunciando all’Autoria Giudiziaria G.C., di 78 anni.
In particolare, a Campo Calabro i finanzieri hanno effettuato attività di osservazione e appostamento che hanno consentito di individuare un bracconiere, privo di licenza di caccia, intento a esercitare illecitamente l’attività di uccellagione. Più nello specifico, il soggetto in questione è stato colto in flagranza di reato mentre, nascosto dietro una serie di rovi, comandava una rete di cattura puntellata con lunghi picchetti d’acciaio e collegata a una corda che giungeva fino al nascondiglio in cui si trovavano gli animali, potenziali future vittime di questa pratica di caccia illecita.
Nelle immediate vicinanze del sito in questione sono state trovate sette gabbie, poste su appositi paletti e contenenti ciascuna un volatile, appartenente a specie “particolarmente protetta”, utilizzato per richiamare, traendoli in inganno, quelli ancora in libertà: sono stati così ritrovati, complessivamente, 4 cardellini, 2 verdoni e 1 ibrido di cardellino/canarino.
Inoltre, all’interno di un borsone, in una gabbia ben più grande, sono stati scoperti dai finanzieri altri 4 verdoni e 11 verzellini, ovvero il parziale “frutto” dell’illecita caccia praticata in quella giornata, interrotta, però, dall’inaspettato intervento dei militari. Sulla base di quanto individuato, i militari hanno effettuato delle perquisizioni nell’abitazione del bracconiere e nelle pertinenze a lui in uso: nel corso delle attività di ricerca sono state ritrovate, in un rustico adiacente all’abitazione, numerose gabbie appese ai muri. Le gabbie, tutte di ridottissime dimensioni, arrugginite e sporche, ospitavano, in condizioni precarie, inadeguate ed incompatibili con la natura degli animali che contenevano, complessivamente, ulteriori 17 cardellini, 1 ibrido di cardellino/canarino, 1 verdone e 1 verzellino.
Proseguendo nelle attività di ricerca, in un’intercapedine realizzata tra l’abitazione e un terreno di proprietà del bracconiere, nelle medesime pessime condizioni, sono stati altresì ritrovate ulteriori gabbie contenenti 4 verdoni e 7 verzellini. Le attività di perquisizione consentivano, altresì, di rinvenire tutta una serie di oggetti e attrezzi indispensabili e funzionali all’attività di bracconaggio, tra cui reti di cattura, puntelli in metallo, richiami elettronici (comprensivi di batterie e casse), lenze e corde.

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