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martedì, 23 Aprile, 2024
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Operazione “Basso profilo”, Filcams-Cgil: brutto segnale dalla vigilanza privata

“Ogni giorno è un buongiorno per la Calabria ed i suoi cittadini onesti da quando Nicola Gratteri ha messo piede nella Procura di Catanzaro. Le operazioni di oggi, continuano a tracciare linee che compongono il quadro di una regione oppressa e sottomessa dalla criminalità, dagli affaristi e dai “politicanti”. L’inchiesta Basso Profilo – evidenzia in una nota il segretario regionale Filcams-Cgil Giuseppe Valentino – ha fatto emergere per l’ennesima volta nomi, fatti, circostanze che se lette come semplice inchiesta giudiziaria non danno la dimensione di quanto la qualità della vita dei calabresi sia condizionata da logiche criminali e corruzione”.
“<Vuoi lavorare? Chiedi all’onorevole Taldeitali che ha buoni amici…>. Come si fa ad essere giovani, speranzosi, ottimisti in una Regione come questa, dove la vita di una persona, della sua famiglia, il futuro dei suoi figli non è deciso in base alla formazione professionale ed umana, alla dedizione al lavoro, alle capacità?
Una lettera firmata, nel dicembre del 2020, arrivò alle redazioni di alcuni giornali; si denunciava – rammenta il sindacalista cigiellino – un giro di corruzione e malaffare legati alla gestione dei Bandi di Gara per i servizi di Vigilanza Privata. Tra le persone indagate dalla Procura di Catanzaro risultano esserci dirigenti di aziende di Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari che operano in Calabria”, fa notare ancora Valentino.
Il settore, rileva il segretario regionale Filcams-Cgil, “è uno di quei Servizi essenziali che non si sono mai fermati durante la Pandemia, un settore che negli anni ha aumentato i fatturati a dismisura ma che, nonostante battaglie, scioperi e manifestazioni, ha il Contratto Nazionale scaduto da ormai 5 anni. Come sempre, ci auguriamo che gli indagati possano chiarire la propria posizione. Certo è che, in un quadro nel quale il dubbio che le assunzioni di personale e gli appalti pubblici vengano gestiti dalla politica e dalla criminalità, è urgente – così Giuseppe Valentino – rimettere al centro la proposta più volte lanciata dalle Organizzazioni Sindacali di un anagrafe dei lavoratori e delle lavoratrici del settore per gestire il collocamento in maniera trasparente. Tema mai preso in considerazione dalle Istituzioni, dalle Aziende e dalle Associazioni datoriali… chissà perché!”.  

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