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venerdì, 29 Marzo, 2024
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Operazione anti-droga tra Sicilia e Calabria: 16 arresti -I NOMI

I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, nella notte, ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 18 persone. L’accusa è quella di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Di questi 18 arresti, 13 sono finiti in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di presentazione.

L’indagine ha origine dagli esiti di complesse e articolate indagini sviluppate dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina dal febbraio 2021, a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Quest’ultimo ha parlato del coinvolgimento di uno dei principali odierni indagati come promotore di una strutturata associazione finalizzata al traffico dello stupefacente operante principalmente nella zona sud della città di Messina.  Dall’inchiesta è emersa, in particolare, l’esistenza di un gruppo criminale che aveva quasi interamente monopolizzato l’approvvigionamento, nella città di Messina, della cocaina, che poi veniva spacciato al dettaglio nello stesso capoluogo di provincia e nel comune di Tortorici, dove è stata accertata l’esistenza di un’autonoma piazza di spaccio gestita da alcuni degli indagati originari della cittadina nebroidea.

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La pericolosità dell’attività indagata e la sua elevata caratura criminale è stata dimostrata dalla circostanza che lo stesso si approvvigionava dello stupefacente, da immettere sulla piazza messinese, da un esponente di spicco della famiglia Nirta, ai vertici della ‘ndrangheta calabrese. Uno degli arrestati infatti è il figlio del boss 82enne Giuseppe Nirta, detenuto all’ergastolo per le vicende della nota faida di San Luca, nonché fratello di Sebastiano Nirta, 51 anni e Francesco Nirta,  48 anni, entrambi all’ergastolo per il loro coinvolgimento nella strage di Duisburg, avvenuta il 15 Agosto 2007 in Germania.

Il fornitore, a sua volta si avvaleva di un’articolata rete di corrieri, tutti residenti nella provincia di Vibo Valentia (alcuni dei quali incensurati), che si occupavano della consegna dello stupefacente “a domicilio” fino alla città di Messina con una modalità di trasporto particolarmente ingegnosa. Infatti, per sfuggire a eventuali controlli nel momento dell’imbarcazione nei traghetti in arrivo a Messina, gli indagati utilizzavano autovetture modificate in alcune parti della carrozzeria, per ricavarne appositi nascondigli (doppi fondi), in cui occultare la sostanza illecitamente trasportata. Inoltre è stato documentato che il fornitore calabrese avesse collaborato alla realizzazione del programma criminoso fornendo all’associazione messinese telefoni riservati alle comunicazioni dedicate all’attività illecita. Nel corso delle indagini sono state documentate varie forniture di sostanze stupefacente dalla Calabria alla Sicilia, con il rinvenimento e sequestro di 3 chilogrammi di cocaina.

Per quanto riguarda invece il comune di Tortorici, 4 giovani del posto avevano costituito un organizzato commercio di stupefacenti, tanto da effettuare quasi settimanalmente richieste di approvvigionamento a Messina. I militari dell’Arma, nell’attesa di intervenire, hanno inteso rafforzare il quadro indiziario nei confronti degli indagati ed in particolare nei confronti di una coppia di fratelli di Tortorici, capaci di stabili interlocuzioni con l’organizzazione di Messina. L’odierna indagine conferma i consolidati legami tra la criminalità messinese e quella calabrese nel sempre florido mercato degli stupefacenti, che esponenti della ‘ndrangheta sono in grado di far giungere sull’Isola attraverso lo stretto di Messina. L’operazione condotta dai Carabinieri a alle prime luci dell’alba della mattinata odierna, ha impegnato oltre 120 militari del Comando Provinciale CC di Messina, impiegati anche nelle provincie di Reggio Calabria e Vibo Valentia.

Custodia cautelare in carcere per: Paolo Nirta (45 anni), Carmelo Barile (36 anni), Giuseppe Mazzeo (50 anni), Graziano Castorino (48 anni), Maria Minutoli (58 anni), Rosario Abate (35 anni), Giuseppe Castorino (31 anni), Maurizio Savoca (53 anni), Gregorio Tassone (30 anni), Francesco Leandro (22 anni), Gregorio Lucio Vaianella (23 anni), Mirko Talamo (35 anni) e Alessandro Talamo (35 anni). Domiciliari, invece, per: Francesco Nesci (20 anni), Gennaro Carmelo Conti (35 anni), Giuseppe Costanzo Zammataro (45 anni). Obbligo di firma per Cettina Mazzeo (25 anni) e Marika Trischitta (35 anni)

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