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sabato, 20 Aprile, 2024
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Omicidio della piccola Taisiia: si aggrava la posizione dell’investitore

Si aggrava la posizione di Giuseppe Pio De Fazio, il 18enne di Crotone finito in carcere per aver investito e ucciso la sera del 20 marzo scorso, in contrada Cantorato, la bambina ucraina di 5 anni, Taisiia Marzeniyk. Il sostituto procuratore Alessandro Rho, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, ha infatti modificato il capo di accusa a carico del giovane: non più omicidio stradale aggravato e lesioni personali stradali, ma omicidio volontario e tentato omicidio.

Ieri il Tribunale della libertà di Catanzaro, pronunciandosi sulle contestazioni originarie e non su quelle rimodulate, ha confermato la misura cautelare in carcere per il diciottenne, rigettando l’istanza del suo avvocato difensore, Mario Lucente. Oltre al 18enne, nel registro degli indagati risulta iscritto a piede libero anche suo padre, Francesco De Fazio, di 44 anni, reo di aver concesso il veicolo al figlio sebbene privo di patente di guida.

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La piccola Taisiia era arrivata in Italia il 26 febbraio con la madre Ludmilla. Entrambe avevano lasciato la città di Tersipol, all’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo di Putin, ed erano ospiti di un crotonese e di una loro connazionale in una casa di Cantorato. Per il 18enne l’arresto era scattato il 23 marzo in seguito alle testimonianze che l’Arma ha raccolto nelle ore successive all’incidente. Secondo la cugina della vittima, quando Giuseppe Pio De Fazio ha visto loro tre camminare ai margini della strada, avrebbe fatto inversione di marcia a bordo del camion “Fiat Doblò” arancione per poi lanciarsi a velocità sostenuta contro i pedoni, travolgendo il giovane che teneva in braccio la bambina.

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