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giovedì, 23 Gennaio, 2025
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Omicidio della calabrese Silvana La Rocca in Puglia, fratello del killer: “Per me merita la pena di morte”

«Per me lui è morto. Fosse per me, pena capitale». Enea Dettori è il fratello di Salvatore, l’uomo di 46 anni che una settimana fa ha ucciso nella casa di Marina di Leporano, a pochi chilometri da Taranto, la mamma Silvana La Rocca, insegnante in pensione di 73 anni (originaria di Saracena, in provincia di Cosenza). Le modalità del matricidio – una serie di colpi di coltello alla nuca, alla gola e all’addome con quattro fendenti ritenuti quelli mortali – culminato con l’azione selvaggia di aprirle lo sterno per tirare fuori il cuore della donna dalla cassa toracica – hanno sconvolto tutta la famiglia. Il quarantenne Enea, dal settembre del 2019 trasferitosi a Parigi dove lavora in una società che si occupa della logistica e del trasporto di opere d’arte per tutti i musei del mondo, è sotto choc. Appena messo a conoscenza dell’accaduto è sceso a Taranto, affidandosi a un’avvocata per seguire gli sviluppi della vicenda della quale parla con riluttanza e con la voce rotta dall’emozione.

Enea, come considera quanto accaduto?

«È un abbruttimento della persona, di quella persona che non è più mio fratello. Ha distrutto la mia famiglia, mia madre ha dato la vita per lui e lui gliel’ha distrutta».

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Suo fratello, durante l’interrogatorio, ha detto che siete completamente diversi, ma vi volete bene sin da piccoli. È così?-  «In questo momento di sicuro non voglio bene a quella bestia. Abbiamo caratteri non compatibili, non ci siamo mai detti buon compleanno, giusto per farle capire, e non ci sentiamo mai al telefono perché non ci siamo mai cercati».

È stato sempre così?- «Sin da piccoli, non ci sentivamo neanche alle feste comandate. L’unico contatto in comune era mia madre, ho sempre sperato che potessimo fare cose da fratelli, ma mio fratello ha sempre avuto un carattere scontroso, autoritario, come se noi dovessimo fare sempre tutto quello che voleva lui e più passavano gli anni e più peggiorava il carattere».

Ma di fronte a quanto ha fatto con brutalità a sua madre, le chiedo se aveva mai mostrato dei segnali che segnalassero questo tipo di violenza ed efferatezza. «Questa cosa ha sorpreso anche me. Il problema è che lui negli ultimi anni ha sempre vessato di parole mia madre trattandola a pesci in faccia come se fosse una pezza da piedi, le ha detto le peggiori cose».

Lei è mai intervenuto i queste situazioni?- «Io ho sempre cercato di dire a mia madre: vendi tutto e andiamo via, gliel’ho ripetuto più volte. Addirittura a settembre hanno avuto una forte discussione e mio fratello ha detto a mia madre che lui andava lì per la casa e non per lei, come se fosse nulla per lui».

Sua mamma come ha reagito?- «Lei naturalmente gli ha detto di non andare più da lei a mangiare e di non portare più la roba da lavare. Comunque aveva sempre per lui una frase, è comunque mio figlio diceva».

Ma poteva mai immaginare questa fine così tragica?- «Mai avrei pensato che finisse così, ero mortificato per mia madre e per come lui la mortificava. Per me e per tutta la famiglia lui vaneggiava, lo sopportavamo, lo assecondavamo e basta».

Le aveva mai parlato di vampiri e di persone che mangiavano carne umana?- «Zero, siamo rimasti tutti scioccati da queste cose. Mai ha detto queste cose a noi, ci siamo rimasti quando l’abbiamo saputo e perciò penso che sia tutta una montatura. Per noi è tutta una montatura per passare per pazzo. Ha sempre vaneggiato di come è stato cacciato dal lavoro, della sua rabbia, ha sempre incolpato mia madre dei suoi problemi, diceva che molte delle sue problematiche erano dovute a terze persone come se non volesse ammettere che era lui la causa dei suoi stessi problemi».

Quindi, lei dice che vuole passare per pazzo. Le sembra nel pieno possesso delle sue facoltà, considerando anche che ha strappato il cuore a sua madre?- «La faremo fare anche noi la nostra perizia. Ora sono affranto, mio fratello ha disonorato il nome della mia famiglia, ha disonorato tutti. Non oso immaginare la paura che ha provato mia madre in quei momenti, vedere suo figlio che l’attaccava. Io non dormo la sera per questa cosa. Per me lui è morto. Fosse per me, pena capitale».
(Fonte: corriere.it)

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