Nella notte tra il 30 e il 31 Dicembre, è stata data alle fiamme l’auto del fratello di Francesco Adduci il 56enne di Cassano allo Ionio arrestato il 15 novembre scorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro nell’ambito delle indagini sul duplice omicidio avvenuto il 4 aprile scorso ai danni di Maurizio Scorza, 57 anni, di Cassano, e di sua moglie Hanene Hedhli, 38enne tunisina.
La Toyota Yaris finita in fiamme, si trovava in via 4 Novembre a Cassano. Sono stati allertati immediatamente i carabinieri della compagnia locale e i vigili del fuoco del comando provinciale di Cosenza.
Potrebbe trattarsi, secondo la Dda, di un episodio di intimidazione da collocare in contesti mafiosi. L’omicidio di Scorza e consorte (di cui è accusato, appunto, Adduci) fu, infatti, di stampo prettamente mafioso: il cadavere dell’uomo fu ritrovato nel bagagliaio della sua auto insieme ad un agnello sgozzato, messaggio tipico della ‘ndrangheta.