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mercoledì, 1 Maggio, 2024
HomeAttualità"Oltre la narrazione di Occhiuto c’è un’economia calabrese in grande sofferenza"

“Oltre la narrazione di Occhiuto c’è un’economia calabrese in grande sofferenza”

«C’è un’opposizione in Consiglio regionale. Un’opposizione che vuole dare un contributo serio e responsabile e che cerca di compensare lo strapotere della Giunta regionale. Il presidente Occhiuto ama molto la comunicazione diretta con i cittadini attraverso i social e predilige una narrazione dinamica e positiva. Alla stessa, però, non sempre corrisponde la realtà dei fatti e noi abbiamo il dovere di contrapporre a questa narrazione una visione più aderente a ciò che oggi vivono realmente i cittadini calabresi. Riportando il dibattito alla realtà incontrovertibile che emerge dai numeri». Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto a Palazzo Campanella, nel corso della conferenza stampa congiunta dei capigruppo d’opposizione che si è tenuta oggi, a Lamezia Terme, e che ha visto inoltre la partecipazione del capogruppo del Partito democratico, Mimmo Bevacqua, e del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, incentrandosi in particolare sui temi dell’Autonomia differenziata, della relazione della Corte dei conti e dell’ultimo report della Banca d’Italia sull’economia calabrese.

Su quest’ultimo punto Lo Schiavo ha detto: «Ciò che emerge è che dopo la pandemia, la Calabria subisce un nuovo arretramento della crescita economica, qui più lenta che altrove, che ci riporta indietro a problemi atavici e strutturali. Il quadro non è infatti differente rispetto agli anni precedenti: tasso di disoccupazione altissimo, specie nella componente femminile e giovanile; meccanismi di lavoro precario legati per lo più ai servizi e al turismo stagionale; un’industria che arretra nuovamente; l’export che non decolla. In altre parole: una regione ferma nonostante l’enorme flusso di denaro pubblico frutto dei fondi Pnrr e della programmazione comunitaria, che avrebbero dovuto produrre un moltiplicatore di ricchezza che, nella realtà, non c’è e non produce ricadute positive nell’economia reale. Il dato politico è che questa mancata crescita non è più una congiuntura, non è una parentesi momentanea: il governo del centrodestra va avanti ormai da quasi cinque anni, quindi oggi chi governa deve assumersi la responsabilità di prendere atto della situazione reale della nostra regione, leggendo i dati in maniera oggettiva. E i dati dicono che c’è una grande sofferenza economica, che si è indietro sulla spesa del Por, che c’è un livello occupazionale drammatico con un tasso di disoccupazione al 16,8 per cento. Cosa farà la maggioranza? Chiederà il contributo all’opposizione o continuerà a ritenersi autosufficiente?

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Sull’Autonomia differenziata, infine, è chiara la richiesta a Occhiuto che noi da tempo facciamo: vuole rappresentare la sua parte politica o la sua regione e i suoi concittadini? Ce n’è abbastanza affinché parta una grande mobilitazione della società civile, dei corpi intermedi calabresi, in una regione che deve necessariamente cambiare davvero passo a partire dal riconoscere la realtà delle cose oltre ogni narrazione e propaganda».

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