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mercoledì, 1 Maggio, 2024
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Oggi alle 12 il test ‘It-alert’ della Protezione civile in Calabria: ecco tutti i dettagli

A mezzogiorno in punto di oggi venerdì 7 luglio su telefonini o smartphone di chiunque sia residente o si trovi in transito in Calabria, apparirà una notifica con avviso sonoro del messaggio di test di ‘It-alert’, il sistema di allarme pubblico nazionale realizzato dal Dipartimento della Protezione nazionale. Niente panico, però. Si tratterà infatti solo di una simulazione perché la Calabria è una delle cinque regioni italiane scelte per una sperimentazione mirata a valutare l’efficacia del sistema. Dopo Toscana, Sardegna e Sicilia e prima dell’Emilia Romagna, in calendario per il 10 di luglio, la Calabria sarà interessata da questa prova generale di allerta che dovrebbe poi andare a regime concretamente, si auspica, nel 2024.

“Quello di oggi è un messaggio di test, una sperimentazione – dice Domenico Costarella, direttore della Protezione civile regionale incontrando la stampa – ma quando diventerà operativo questo sistema servirà a comunicare in caso di determinato evento la necessità di prendere le necessarie misure di autoprotezione”. Quali saranno i rischi segnalati? “E’ molto importante, per noi che viviamo in Calabria, quando It.Alert diventerà operativo, tenere nel giusto conto rischi come quello legati agli tsunami ma anche quello vulcanico, dovuto alla vicinanza dello Stromboli; e ancora i rischi radiologico, nucleare e industriale in genere. Se, ad esempio – aggiunge Costarella – facciamo riferimento al terremoto avvenuto n Turchia, quel sisma ha generato un rischio che ha riguardato la costa calabrese e tutto l’Adriatico. Ovviamente quando si verificherà un’emergenza di questo genere chi abita lungo la costa verrà avvisato. L’allarme si aggancerà alla cella del cellulare per cui non solo i residenti in quella determinata zona ma tutti coloro al momento presenti e agganciati a quella cella riceveranno il messaggio”. Alla ricezione del messaggio, secondo quanto previsto, ognuno dovrà cliccare sulla notifica che sarà accompagnata da un avviso sonoro e poi andare sul sito It. Alert e compilare il questionario. “Un passaggio importante – sottolinea il direttore della Protezione civile calabrese – per dare il senso della riuscita della sperimentazione”.

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Per Costarella “quando il sistema andrà a regime si dovranno adottare i comportamenti di autoprotezione in base all’origine del rischio, ad esempio con rischio tsunami chi sta in spiaggia dovrà allontanarsi. Poi entreranno in gioco tutti gli altri strumenti di pianificazione di protezione civile. Attualmente il sistema non è previsto per le alluvioni. Il test di domani, in quanto test, arriverà in tutta la Calabria poi con l’operatività il messaggio arriverà soltanto alle celle interessate al rischio specifico. Domani, dunque, niente panico e massima collaborazione. Da parte nostra, da giugno abbiamo avviato un’intensa campagna di comunicazone istituzionale: informato prefetture, Anci, Federalberghi e anche, e ci tengo particolarmente, le associazioni delle persone disabili Fand e Fish. Abbiamo cercato di rendere questa campagna il più possibile inclusiva perché ci rendiamo conto che è un messaggio che può suscitare non dico preoccupazione ma attenzione. Però poichè la protezione civile siamo prima di tutto noi cittadini è importante che ciascuno cominci ad abituarsi a questi strumenti tecnologici che sono importantio ai fini della prevenzione”. “Non ho alcun timore su un possibile effetto ‘al lupo, al lupo’ – tiene a precisare ancora il direttore Costarella – perché la sperimentazione è molto seria e strutturata fatta dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. E poi dobbiamo gradualmente avere sempre più consapevolezza del rischio. La Calabria lo sappiamo è una regione che non si fa mancare quasi niente dal punto di vista dei rischi, è ovvio che strumenti soprattutto quelli teconologici se sono funzionali alla prevenzione bisogna averne dimestichezza. La fase di test terminerà alla fine dell’anno, poi si attendono istruzioni dal Dipartimento nazionale. L’auspicio è che entro il 2024 il sistema possa entrare in attività”.

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