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mercoledì, 8 Maggio, 2024
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Nuovo equilibrio grazie alla “ortodonzia”

Spesso si sente dire che il viso è la finestra dell’anima, ma si potrebbe anche dire che è la finestra dello stato di salute della persona. La faccia ci fornisce visibili segnali che potrebbero indicare seri problemi di salute.
Sui social media ogni giorno visualizziamo foto di persone che si rifanno completamente il volto con l’aiuto della chirurgia o con altri espedienti, ma queste stesse persone potrebbero avere gli stessi benefici anche modificando le loro abitudini legate al sonno, alla respirazione, alla deglutizione e alla masticazione.

Ne abbiamo parlato con Emanuele Piscioneri, odontoiatra, specialista in ortodonzia, che da anni si occupa di intercettare e trattare le malocclusioni, ridando quindi un nuovo sorriso, curando le alterazioni delle funzioni della bocca, masticazione, respirazione, fonazione, nonchè delle patologie dell’articolazione temporo-mandibolarie delle parafunzioni come digrignamento e serramento.

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Negli ultimi anni la sua attenzione si è rivolta in particolare sulle correlazioni tra occlusione e postura e sul concetto di come la funzione errata possa modificare i tessuti circostanti e quindi di conseguenza come il ripristino della giusta funzione possa riprogrammare l’organo (bocca), il tutto con dei dispositivi “miofunzionali” e con l’appoggio di altre figure specialistiche.

Dottore Piscioneri, ci vuole spiegare come mai la sua attenzione si è focalizzata in particolare su questo protocollo che a quanto pare agisce sul rimodellamento osseo?

“Innanzitutto e’ un nuovo modo di osservare i nostri pazienti in maniera ancora più globale di quello che normalmente faccio, l’università con le varie specializzazioni e super specializzazioni ha sempre di più focalizzato la nostra attenzione perdendo di vista la visione di insieme, con il protocollo/nuovo approccio clinico, della dottoressa Martins Neves, si valutano tanti aspetti, dalle simmetrie facciali e posturali, l’appoggio del piede, gli occhi, per poi valutare il viso in maniera nuova, il tutto accompagnato da una approfondita valutazione della crescita facciale e delle funzioni come la respirazione, la deglutizione e la masticazione. Con queste nuove conoscenze e con il nuovo approccio adesso si riesce a trattare i pazienti in crescita stimolando e ridirezionando i “vettori di crescita”, ma ancora più sorprendente, a mio avviso, nei soggetti adulti, dove la crescita ormai è terminata, è stato dimostrato che si possono stimolare le ossa del volto, in particolare il mascellare superiore, sfruttando il principio del rimodellamento osseo, io dico che anche gli adulti della mia età ma anche più grandi hanno una seconda possibilità per ridare un volto nuovo alla loro vita e non mi riferisco solo alle grandi modificazioni che avvengo al viso ma anche agli enormi miglioramenti che si hanno all’interno e mi riferisco alle arcate dentali, alla deglutizione, alla respirazione con riduzioni sostanziali degli episodi di russamento e apnee notturne”.

Lei dice che “i cambiamenti che possiamo osservare nei pazienti fino a poco tempo addietro risultavano impensabili, con questa tecnica si è aperta una nuova era” ma in particolare quali patologie hanno maggiore giovamento applicando il protocollo che ci ha accennato?

“Beh…sicuramente pazienti che hanno una faccia lunga , zigomi poco pronunciati, occhi stanchi, ,incompetenza labiale, arcate dentarie strette e sorriso gengivale con magari problemi di respirazione orale e con deglutizione atipica, questo è sicuramente il prototipo, anche se la metodica si può applicare a tanti altri casi clinici”.

Come si ottiene tutto ciò?

“Con apparecchi ortodontici fissi e mobili all’interno della bocca ed extradotali, sono apparecchi che utilizziamo tutti quanti noi specialisti in ortodonzia e anche molte persone già conoscono; vengono utilizzati con modalità diverse e con ritmi di attivazione non tradizionali perché hanno obiettivi diversi”.

Quale è stata la sua ispirazione scientifica su questa metodica medica?

“Sicuramente l’incontro e le varie “discussioni” con la dottoressa Silvia Martins Neves ha ampliato le mie conoscenze e aperto un nuovo modo di vedere e approcciare/trattare i miei pazienti”

Sarebbe interessante apprezzare in modo diretto il protocollo della Dottoressa Silvia Martins Neves, ci sarà occasione di conoscerla in qualche incontro dedicato?

Ho approfittato del suo impegno a Padova, dove parlerà alla società italiana di medicina del sonno, per chiederle se poteva deviare la rotta e venire nella nostra città a visitare dei miei pazienti, lei pur essendo ormai molto impegnata ha accettato e sarà con noi il 25 maggio. Mi sento molto fortunato e credo che sia un’occasione unica nel suo genere, dove una specialista di taratura internazionale che cambierà il lavoro di noi specialisti e la vita di molto pazienti, incontrerà direttamente persone non addette ai lavori”.

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