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lunedì, 5 Maggio, 2025
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‘Ndrangheta in curve Milano, altri 7 arresti. Ai domiciliari Mauro Russo (socio affari di Vieri e Maldini)

Continuano gli arresti a Milano nella maxi inchiesta della Procura del capoluogo lombardo sulle curve di San Siro, coordinata dai pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra. Stamattina altre sette persone sono state arrestate (cinque in carcere e due ai domiciliari). Arresti che arrivano dopo quelli di fine settembre dei capi ultrà e sodali della Curva Nord dell’Inter e della Curva Sud del Milan. In questo caso sono contestati episodi, già emersi e approfonditi, di usura, estorsione e false fatture. Per alcuni dei reati c’è anche l’aggravante della finalità mafiosa per avere agevolato «la cosca» della «famiglia Bellocco». Questa inchiesta è diventata di dominio pubblico il 30 settembre 2024, quando polizia e guardia di finanza hanno arrestato i vertici del tifo nerazzurro e rossonero. All’epoca furono 19 le misure cautelari (16 in carcere, tre ai domiciliari), con tanto di perquisizioni a carico di più di 50 ultras (non indagati). L’inchiesta portò alla luce i business illeciti degli ultras, con estorsioni su parcheggi e paninari, rivendita di biglietti, pestaggi e infiltrazioni della ‘ndrangheta.

A dare una spinta all’evoluzione dell’indagine fu l’omicidio di Antonio Bellocco, 39 anni, legato all’omonima famiglia ‘ndranghetista. Un assassinio avvenuto il 4 settembre 2024 per mano di Andrea Beretta, 49 anni, all’epoca dei fatti leader della Curva nerazzurra. Un litigio finito male, in auto, fuori da una palestra di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Secondo quanto emerso successivamente delle indagini, tra i due i rapporti erano tesi da tempo per questioni legate al merchandising: nel corso del litigio, Beretta colpì Bellocco con delle coltellate alla gola e al cuore. Si sentirono anche degli spari e un proiettile colpì Berretta. Una volta arrestato, fu lui stesso a raccontare di aver agito per legittima difesa perché a conoscenza del piano di Bellocco di ucciderlo. Da qui gli arresti. Tra i nomi della Curva Nord spiccano i nomi di Marco Ferdico (vice di Beretta) e Renato Bosetti (altro storico esponente della Curva Nord). Per quanto riguarda la Curva Sud, compaiono i nomi di Luca Lucci (capo della Curva milanista) e del fratello Francesco. Oltre che i nomi di Islam Hagag (detto Alex Cologno) e Christian Rosiello, bodyguard del rapper Fedez (non coinvolto nell’inchiesta). Secondo la Procura, lo stadio di San Siro e le attività ad esso connesso erano «fuori da ogni controllo di legalità» anche a causa di «alcune carenze organizzative» nella «gestione dei rapporti con la tifoseria».
Tra le due persone finite ai domiciliari, c’è Mauro Russo, imprenditore del mondo dei parcheggi del Meazza, e anche socio d’affari di Paolo Maldini, ex storico capitano del Milan, e Bobo Vieri, ex attaccante dell’Inter. In cella su ordine del gip Domenico Santoro sono finiti Francesco Intagliata, 45 anni, Filippo Monardo, 49 anni, Giuseppe Orecchio, 36 anni, Domenico Sità, 43 anni e Davide Scarfone di 38 anni, tutti calabresi. Ai domiciliari invece è finito anche Carmelo Montalto, 49 anni. Al centro dell’inchiesta anche il business dei parcheggi dello stadio e richieste usuraie con prestiti in denaro da restituire con interessi fino all’803 per cento nei confronti dell’imprenditore Piero Bene che con la sua società, Be.Pi Sport, si occupa di programmazione e trasmissioni televisive, con aggiornamenti e notizie sul calcio dilettantistico, Eccellenza, Serie D, Serie B femminile e altro.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Emersero anche degli incontri tra capi ultras e giocatori (come tra Ferdico e l’allora capitano nerazzurro Milan Skriniar, o come tra Luca Lucci e l’allora capitano rossonero Davide Calabria) o contatti telefonici con allenatori (Ferdico e Simone Inzaghi). Motivo per il quale decise di muoversi la giustizia sportiva, con il procuratore federale Giuseppe Chiné. Nel frattempo, il 3 ottobre 2024 sono arrivati i primi 24 Daspo e il 5 ottobre 2024 la Curva Nord ha preso le distanze dalla vecchia gestione. Altra data importante è il 14 novembre 2024 quando Beretta ha iniziato a collaborare con gli inquirenti, fornendo informazioni importanti su un altro omicidio eccellente, l’agguato mortale a Vittorio Boiocchi, allora capo indiscusso della Curva Nord, ucciso nel 2022 sotto casa sua nel quartiere Figino. Qualche giorno dopo, il 23 novembre 2024 a Cambiago, in provincia di Milano, è stato scoperto un arsenale. In un capannone stati trovati e sequestrati pistole, kalashnikov, bombe a mano e molti proiettili.

Tre mesi fa, il 20 febbraio, l’inizio del processo – si tornerà in aula il 5 giugno per la requisitoria dell’accusa – per gli ultras rossoneri Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello di Luca. Quest’ultimo, invece, ha scelto come Beretta e Ferdico il rito abbreviato, iniziato il 4 marzo scorso (sentenza attesa per il 17 giugno). Inter, Milan e la Lega serie A sono state ammesse come parti civili. Intanto, il 1° maggio sono arrivare le sanzioni della Figc nell’ambito del filone sportivo. La Federcalcio ha reso note le sanzioni per i due club e per i tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura federale: una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu (scontate sabato 3 maggio contro il Verona), ammende rispettivamente di 15 e 30mila euro, 70mila per l’Inter, multa di 30mila euro per il Milan. Oggi gli altri sette arresti.

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