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venerdì, 29 Marzo, 2024
HomeAttualità"Molo 13", anche la cosca Gallace utilizzava un server clandestino in Costarica

“Molo 13”, anche la cosca Gallace utilizzava un server clandestino in Costarica

Catanzaro – Il Procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa indetta a seguito dell’operazione “Molo 13″ che ha sgominato un traffico intercontinentale di cocaina gestito dalla cosca Gallace di Guardavalle (CZ), ha svelato un particolare significativo dell’organizzazione ‘ndranghetista.

La ‘drina, infatti, si serviva di un server informatico utilizzato dai narcos e sito in Costarica che è stato sequestrato e decodificato.

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Gratteri, infatti, ha evidenziato ” un elemento di assoluta novità. Riguarda il Costarica, famoso per essere il paese con la più grande biodiversità del mondo, ma anche, dal nostro punto di vista, per essere un paese di snodo e distribuzione della cocaina verso l’Europa”.
“Questa volta in Costarica- ha aggiunto – dove sono stato in passato con la Guardia di Finanza, abbiamo scoperto un server di intercettazioni telefoniche, che usciva fuori dai canoni ufficiali perché non apparteneva a nessuno stato e a nessuna società, bensì era abusivo e usato da organizzazioni criminali in particolare i trafficanti di cocaina. Questo server impediva intromissioni esterne ma siamo riusciti a bucarlo e a cogliere le conversazioni fra trafficanti in chiaro, non criptate”.

“Abbiamo molto materiale probatorio su una famiglia di ‘ndrangheta di serie A, i Gallace- ha detto ancora Gratteri – che opera anche nel Reggino. Il dato significativo, che testimonia il salto di qualità, è essere entrata in un circuito di elite del narcotraffico”.

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