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giovedì, 28 Marzo, 2024
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Mobilità sostenibile, le accuse della maggioranza consiliare di Reggio Calabria

Reggio Calabria – “È certamente singolare la vicenda relativa al paventato definanziamento dell’opera MMS da parte della Regione Calabria nei confronti della Città di Reggio Calabria relativamente al nuovo sistema di mobilità sostenibile ora messo a rischio dall’ipotesi della revoca dei fondi”.

Lo scrivono, in una nota, i capigruppo della maggioranza consiliare a Palazzo San Giorgio, esprimendo “profondo rammarico per l’ipotesi di definanziamento del progetto MMS da parte della Regione Calabria. In un momento in cui le massime istituzioni, a livello europeo e nazionale, spingono per la progettazione di opere in grado di cambiare il sistema della mobilità urbana – si legge nel documento – riducendo il traffico veicolare e generando sistemi alternativi in grado di decongestionare i tradizionali circuiti di trasporto e creare nuovi assi di mobilità, la scelta della Regione Calabria, che appare sempre più come una decisione di indirizzo politico più che una conseguenza tecnica di un procedimento amministrativo, si pone in netta controtendenza rispetto alla fase storica che stiamo attraversando, mettendo a rischio anche il lavoro di attenta e scrupolosa programmazione messo in campo in questi anni dall’Amministrazione comunale reggina che già prodotto importanti aggiornamenti come ad esempio l’attività sul Piano Urbano sulla Mobilità Sostenibile, il Piano Strutturale Comunale ed il nuovo Piano Spiaggia”. ”
Nelle ultime settimane – prosegue la nota – l’Amministrazione comunale ha ricevuto una serie molto ravvicinata di comunicazioni da parte della Regione, che figurano concretamente la decisione di revocare il finanziamento dell’opera. Una scelta francamente incomprensibile ed assolutamente ingiustificata, alla quale il Comune di Reggio Calabria si opporrà, se necessario, anche in sede giurisdizionale, considerandola lunga serie di circostanze e risultanze tecniche illustrate e sottoposte dal nostro Comune nei confronti della Regione in riscontro alle comunicazioni ricevute.
Primo fra tutti – si fa rilevare – il fatto che il termine di utilizzo dei Fondi Pac 2014/2020 è stato rideterminato al 31 dicembre 2025. Una circostanza non certo secondaria che consente di avere ancora a disposizione un arco temporale abbastanza congruo per l’attuazione degli interventi previsti nel cronoprogramma proposto di recente dall’Amministrazione, per il progetto di “Realizzazione di un Sistema di Mobilità Sostenibile e Opere Strategiche della Città di Reggio Calabria””.
In questo senso, si evidenzia, “l’Amministrazione comunale, così come comunicato anche alla Regione, ha proposto secondo quanto concesso dalla disciplina in materia di appalti pubblici in virtù della deroga introdotta dal DL semplificazione, un affidamento congiunto dei primi due livelli progettuali (fattibilità tecnica ed economica e progettazione definitiva) nonché di Direzione dei Lavori e Coordinamento in fase di Progettazione, ma anche di progettazione esecutiva e della stessa esecuzione dei lavori, proprio per garantire continuità tra le varie fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori, nonché una maggiore velocità nell’iter di realizzazione dell’opera. Rapidità che sarebbe anche garantita dal ricorso all’esecuzione in via d’urgenza di tutti gli affidamenti necessari alla cantierizzazione e alla realizzazione dell’opera, oltre che da altre circostanze di natura procedurale, che puntano alla semplificazione del procedimento, secondo le più recenti normative in materia di realizzazione di infrastrutture, con l’obiettivo di giungere in tempi brevi alla conclusione del progetto”.
“Non si comprende dunque – si legge ancora nella nota dei consiglieri di maggioranza – in relazione a quali generiche considerazioni la Regione Calabria abbia stabilito che il cronoprogramma risulti irrealistico, motivando quindi la decisione di definanziare un’opera strategica che invece risulta assolutamente in linea con gli indirizzi di programmazione recentemente dettati anche dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, dai quali discende anche la recente rimodulazione proposta dal Comune di Reggio Calabria che risulta quindi coerente con la programmazione dettata dalla più alta autorità governativa in materia di Sistemi di Trasporto ed Impianti Fissi. Alla luce di questo, la posizione assunta dalla Regione risulta del tutto arbitraria e tecnicamente non condivisibile, considerando anche il fatto che la soluzione proposta dal Comune nel corso di numerosi confronti tecnici con gli Uffici regionali, renderebbe anche meno complesso l’iter realizzativo dell’intervento.
I capigruppo continuano affermando che “alla luce di queste considerazioni, e visto anche il contesto emergenziale e delle connesse difficoltà operative di tutti i soggetti, pubblici e privati, che ha indotto il legislatore comunitario e nazionale a prorogare in più occasioni tutti i termini procedimentali, compresi quelli di validità del finanziamento in questione, non si capisce come mai la Regione Calabria abbia deciso, in controtendenza, di revocare il finanziamento alla Città di Reggio Calabria, esternando una decisione che ad oggi appare più che altro una scelta di indirizzo politico piuttosto che la risultanza di un procedimento amministrativo.
Errato è infine – sostengono – non tener conto del vasto processo di riforma ad oggi in atto nel contesto urbano della città di Reggio Calabria, la cui Amministrazione si è impegnata in questi anni in un’attività di programmazione strategica finalizzata all’aggiornamento degli strumenti urbanistici, sui quali coerentemente devono essere impiantati i procedimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture e l’aggiornamento di quelle esistenti. In questo senso, il progetto MMS, costituisce una naturale evoluzione del nuovo sistema di mobilità cittadino, aggiornato ed implementato dagli organi di governo territoriali, che risulta coerente, ed in qualche caso anticipa, le linee guida più aggiornate a livello europeo per la realizzazione di nuovi e più efficienti modelli di gestione della mobilità urbana.
Interrompere questo percorso, non si capisce in nome di quale principio di natura amministrativa, sarebbe certamente grave e sotto certi aspetti antistorico. Per questo, anche in virtù del principio di collaborazione istituzionale e di sussidiarietà tra gli Enti dello Stato – è la conclusione – ci appelliamo alla Regione Calabria affinché riveda la decisione di definanziare l’opera destinata alla nostra Città, dimostrando in questo modo di comprenderne le potenzialità e le prospettive in termini di sviluppo dei servizi di mobilità urbana”.

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