Già dalle prime ore del mattino i vagoni erano pieni di gente ed era quasi impossibile rispettare le distanze di sicurezza imposte dal decreto per il Coronavirus. I punti contenuti nel decreto “io resto a casa”, sono rese vane dalla calca che gli stessi cittadini sono costretti ad affrontare quando devono usare i mezzi pubblici. Che si tratti di metro o bus la situazione non cambia; la maggior parte di loro sono quelli che utilizzano i mezzi per “cause di forza maggiore” poichè fanno parte di quello spicchio d’Italia che è rimasta aperta e continua le sue mansioni. I numeri dei presenti è chiaro che sono ben lontani da quelli che si registrerebbero in una giornata normale a Milano, ma sono sufficienti per far sì che la famosa distanza di un metro tra cittadini non sia rispettata, come si può vedere dalla foto. Il sovraffollamento potrebbe dipendere da un taglio di quasi del 40% dei mezzi pubblici su Milano. “Stiamo intervenendo per evitare situazioni di affollamento – ha dichiarato il Direttore Generale Arrigo Giana – e chiediamo collaborazione a tutti i nostri passeggeri e agli altri soggetti coinvolti, cercando di diluire il più possibile il flusso nell’orario di punta mattinale anche scaglionando gli orari di avvio delle diverse attività che sono rimaste attive”.
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