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martedì, 30 Aprile, 2024
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Migranti e rientri, crescono i casi nel cosentino

Dei 313 casi Covid registrati nel bollettino della Regione Calabria, ben 122 vengono dalla provincia di Cosenza. Un dato certificato dal quotidiano bollettino dell’Azienda sanitaria provinciale bruzia.
Restano 9 i pazienti ricoverati all’ospedale dell’Annunziata, otto nel reparto di Malattie infettive e uno in Rianimazione.
I pazienti affetti da Covid che possono svolgere la loro degenza a domicilio sono 113 e, rispetto al giorno precedente, se ne segnalano 5 in più.
Uno è riconducibile alla struttura d’accoglienza per migranti di Rende che, fra ospiti e operatori, ora conta 23 contagiati. Proprio per questo motivo, il Comune di Rende, ha intensificato i controlli fra chi è entrato in contatto con chi ha orbitato intorno alla struttura di Santo Stefano di Arcavacata.
Gli altri quattro casi sono tutti riconducibili a rientri da altre regioni o da contatti con persone già contagiate e fanno registrare un nuovo contatto a Mandatoriccio, Paludi, Pietrafitta e Corigliano Rossano che porta i casi Covid domiciliati a 16, lo stesso numero della città di Cosenza.
Oltre a un paziente di Lamezia Terme e uno di Rocca di Neto che si trovano sul territorio bruzio, il resto della situazione cosentina resta invariata rispetto al giorno precedente.
Restano 26 i casi ad Amantea, il Comune più colpito dal Covid per via del focolaio del centro migranti di Ninfa Marina seguito dai numeri di Rende, Cosenza e Corigliano Rossano.
Più contenuti i numeri di Cassano con 6 pazienti Covid; quattro a Montalto Uffugo; tre a Castrolibero; due a Diamante, Grisolia e Santa Maria del Cedro e uno per i Comuni di Tortora, San Nicola Arcella, San Lucido, Rose, Praia a Mare, Marano Principato, Paola e Acri.
Sempre fermo, fortunatamente, il numero dei decessi che rimane a 34.

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