La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scelto Luigi Sbarra, ex segretario del sindacato CISL, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio per il Sud. Sbarra, 85 anni è nato a Pazzano, in provincia di Reggio Calabria. Aveva guidato la CISL, il secondo sindacato più grande d’Italia, fino a febbraio. Ha avuto una lunga esperienza nel sindacato, iniziata nella sezione locale della FISBA (Federazione italiana salariati braccianti agricoli), una delle divisioni della CISL.
Prima di Sbarra il Sud era competenza di Raffaele Fitto, che era anche ministro per gli Affari europei, le politiche di Coesione e il PNRR, e che a fine 2024 aveva lasciato gli incarichi ministeriali in Italia perché nominato commissario europeo. Da allora la delega di questo dipartimento se l’era tenuta Meloni stessa. La scelta di Sbarra dovrà essere approvata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di diventare effettiva. Un sottosegretario della presidenza del Consiglio dirige uno dei dipartimenti della presidenza, gestendo deleghe di solito importanti e delicate, e rispondendo direttamente al capo del governo. Sbarra entrerà nel governo come indipendente, cioè non affiliato o iscritto a nessun partito.
La decisione ha causato subito le reazioni delle opposizioni. Arturo Scotto del Partito democratico ha attaccato: “Tanti auguri. Ora forse è più chiaro il motivo per cui si schierò con forza per il no al salario minimo di due anni fa”. Sbarra, in effetti, è stato l’unico dei tre leader sindacali a opporsi alla proposta di salario minimo, sostenuta invece dalla Cgil di Maurizio Landini e dalla Uil di Pierpaolo Bombardieri. E la Cisl, oggi guidata da Daniela Fumarola, si è sfilata in più di un’occasione – e non solo sul salario minimo – dagli altri due sindacati confederali. Lo scorso febbraio, poi, Meloni era stata invitata all’Assemblea nazionale della Cisl.
“La nomina dell’ex leader Cisl Sbarra a sottosegretario al Sud è sconcertante”, ha commentato Chiara Appendino del Movimento 5 stelle. “Un ‘premio fedeltà’ – ha aggiunto – per la connivenza a un governo che sta passando nel tritatutto i diritti dei lavoratori. Dopo anni di allenamento siamo certi che eseguirà alla lettera gli ordini di Giorgia Meloni”. Anche Alleanza verdi-sinistra, tramite il capogruppo nella commissione Lavoro alla Camera, Franco Mari, ha commentato criticamente la nomina di Sbarra: “Ci avevamo scommesso, la nomina di Sbarra non ci meraviglia affatto. È in perfetta continuità con il ruolo di sostegno al governo Meloni avuto fino ad oggi”.