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lunedì, 29 Aprile, 2024
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Maturità, al lavoro sull’ordinanza. Torna l’ammissione all’esame e si potrà bocciare

L’esame di maturità resta “light” ricalcando lo schema dello scorso anno con un maxiorale che tenga conto anche del curriculum del triennio. Sembra questa l’ipotesi più accreditata riguardo l’ordinanza ministeriale sulla scuola attesa per la fine di gennaio. Le indiscrezioni arrivano dalla riunione di maggioranza tenuta ieri dal ministro Lucia Azzolina con gli esponenti delle commissioni competenti di Camera e Senato. “Dobbiamo decidere a breve” per “dare certezze” alle scuole e agli studenti e “offrire un quadro chiaro” ha detto il ministro. La prossima Maturità “terrà conto dell’anno in corso” ma dovrà essere comunque un esame “completo, serio, capace di offrire un quadro adeguato delle competenze degli studenti”.
Due le ipotesi alle quali si starebbe lavorando: secondo la prima si ricalca l’esame dello scorso anno, con una sola prova orale in presenza, davanti ad una commissione di docenti interni; la seconda ipotesi prevede invece una sola prova scritta (invece di due) e una prova orale. E’ molto probabile comunque che non ci sarà una ammissione generalizzata, come ci fu un anno fa. Partendo da questa premessa, sembra assodato che quest’anno tornerà l’accesso all’esame di Stato subordinato a un giudizio positivo nei confronti dello studente che tenga conto di vari fattori. Tra questi, ci sarà la new entry del curriculum degli ultimi tre anni, del monte ore in presenza e a distanza, oltre che del rendimento (più o meno sufficiente) del quinto. Le prove Invalsi (che probabilmente si faranno) e l’alternanza scuola lavoro non saranno requisito per l’ammissione.
I parlamentari hanno manifestato la necessità di tenere conto del quadro che le scuole stanno vivendo e dei disagi dovuti alla Dad anche alla luce delle diverse ordinanze regionali, senza però sminuire il valore e l’importanza dell’esame. Il Ministero sta ascoltando, in questi giorni, le voci e le proposte di studenti, famiglie, associazioni dei docenti e sindacati ma, ha precisato Azzolina, “nessuna decisione definitiva è stata presa”. Tra i rumors, quello che ha suscitato le maggiori reazioni è stato l’accenno alla facoltà di bocciare in sede in esame.

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