Da quello per fisioterapisti a quello per ostetriche o logopedisti, si tengono domani, in 37 Università Statali, i test di ammissione per i corsi di laurea delle 22 professioni sanitarie. Ad affrontarlo sono circa 72.500 giovani, in calo del -3,1% rispetto allo scorso anno. Mentre aumentano, in controtendenza, le domande per essere ammessi al corso per diventare infermieri, con +7% di domande, merito anche dell’Effetto Covid. La prova di ammissione, che sarà contemporanea su tutto il territorio nazionale, consisterà in un questionario di 60 quesiti a risposta multipla, con domande diverse a seconda dei corsi e per il quale gli studenti hanno a disposizione 100 minuti.
Per quanto riguarda il test, spiega Angelo Mastrillo, docente dell’Università di Bologna e segretario della Conferenza Nazionale Corsi Laurea Professioni Sanitarie, “solo in quattro regioni sono in aumento gli iscritti: Emilia Romagna con +0,8%, Toscana +5,5%, Marche +4,1% e Puglia con +6,8%. In parità la Campania, mentre sono in calo in tutte le altre: Lombardia con -7,2%, Piemonte -5,5%, Liguria -8,5%, Veneto -0,9%, Friuli Venezia Giulia -8%, Sardegna -8,7%, Umbria e Lazio -3%, Abruzzo -16,7%, Molise -10%, Calabria -18% e Sicilia -1,8%”. In realtà, a calare, aggiunge, “sono stati i diplomati della maturità, passati da circa da 520mila del 2019 a 463mila del 2020: ben 57mila in meno in un solo anno, -11%”.
Dal punto di vista delle preferenze, calano le domande per il corso da fisioterapista mentre aumentano, trainate dagli eroici esempi della pandemia Covid, quelle per diventare infermieri: ben 24.576 giovani cercheranno di essere ammessi a frequentare il corso di infermieristica (ma sale a circa 25.000 se si contano anche i corsi presso università private), ovvero il 7% in più rispetto ai 22.869 del 2019. Si tratta di circa il 33% di tutte le domande.
“I giovani, nella gravità della pandemia, – sottolinea Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) – si sono resi conto di cosa fanno e di chi sono gli infermieri. Nonostante sia ormai noto che la professione è sotto organici e sottopagata, hanno scelto di essere vicini a chi soffre e hanno optato per quella prossimità con le persone che è la prima caratteristica della nostra professione”. I posti a bando per infermiere in Italia sono aumentati per il 2020-2021. Tuttavia, conclude Mangicavalli, “sono ancora troppo pochi per fare fronte alla carenza di almeno 53mila professionisti, soprattutto sul territorio, dove c’è più bisogno di assistenza con gli assistiti, come il Covid-19 ha dimostrato”.
Martedì 8 settembre i test di ammissione per corsi laurea di 22 professioni sanitarie
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