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mercoledì, 24 Aprile, 2024
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Lettera a Calabrianews “…ci sentiamo sfruttati, presi in giro”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta degli operatori presso l’Hub vaccinale di Lamezia Terme:
“Noi infermieri precari covid, i cosiddetti “eroi” della pandemia, che abbiamo fronteggiato in prima linea il virus fin dalla sua comparsa, ancora oggi lavoriamo con contratti co.co.co, rinnovati più volte e vissuti da noi con molta ansia e preoccupazione, in quanto, ad ogni rinnovo, si ripresenta il pensiero fisso di essere mandati a casa.
Nella situazione attuale gli eroi di Lamezia e Catanzaro vedono ridursi le ore lavorative da 36 a 18 ore settimanali, sempre con un contratto cococo che scade a fine giugno e sentendosi beffati da frasi come “a fine giugno ve ne andati tutti a mare”.
Anche tra gli affanni continuiamo il nostro lavoro con la stessa professionalità di sempre , perché siamo infermieri, non ci tiriamo indietro.

Recentemente alcuni colleghi sono stati trasferiti dall’ hub presso altre strutture, dunque ci ritroviamo a dover comunque mantenere il servizio vaccinale attivo sette giorni su sette, sebbene con ore e personale ridotto.
La situazione non è nuova, si era già verificata in passato, dove eravamo tenuti a svolgere ore lavorative in più mai pagate, con la promessa che saremmo stati ricompensati per la nostra fatica, per aver lavorato anche fino alle 23:00/24:00, giorni festivi inclusi, riuscendo a vaccinare oltre 1000 persone al giorno.
La ricompensa ottenuta è stata un contratto cococo. da 18 ore settimanali, solo promesse non mantenute, con la pretesa di tanto lavoro in più non pagato, la promessa di un cambio di contratto a tempo determinato mai arrivato.

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Ad oggi ci viene ancora richiesto di lavorare tutti i giorni perché “il servizio va mantenuto attivo”.
Profonda è la nostra frustrazione, ci sentiamo sfruttati, presi in giro proprio da quelle persone che dovrebbero tutelarci , quelle stesse persone che dinanzi alle nostre lamentele minacciano di rimandarci a casa.
È questo il ringraziamento che riceviamo dopo quasi due anni di lavoro in prima linea contro il virus, e oggi quegli “eroi” dell’inizio pandemia, evidentemente, non servono più.”

lettera firmata

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