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mercoledì, 24 Aprile, 2024
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L’appello delle associazioni reggine sull’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria

“Le sottoscritte associazioni esprimono le proprie preoccupazioni relative alle modalità di realizzazione del collegamento ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. Infatti pare che il progetto in via di elaborazione da parte di RFI preveda un aumento della linea dagli attuali 393 km a 445 km. Per fare un paragone la linea Firenze Roma a seguito della realizzazione dell’Alta velocità è scesa da 315 a 238 km”.

E’ quanto scrivono Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano, Italia Nostra Sezione di Reggio Calabria, FAI Fondo Ambiente Italiano – delegazione di Reggio Calabria, Lions Club Reggio Calabria, Host Rotary Club Reggio Calabria, Rotary Club Reggio Calabria Nord, Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Associazione Italiana Parchi Culturali di Reggio Calabria, Associazione Ventotene, Archeoclub dello Stretto, Fondazione Mediterranea.

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“Inoltre – evidenziano ancora – tale proposta, il cui primo tratto dovrebbe essere da Battipaglia a Romagnano (orientata verso nord e non verso Sud), prevedrebbe anche l’attraversamento di due parchi nazionali (Pollino e Sila) con migliaia di metri cubi in più di movimento terra e calcestruzzo, con conseguenti danni notevoli all’ecosistema del Sud a vocazione turistica. Sulla realizzazione dell’Alta Velocità al Sud, non si discute la necessità. Basta guardare la carta dei collegamenti ferroviari in Europa per rendersi conto come l’Italia abbia un vuoto assoluto a Sud di Salerno! È assolutamente necessario, quindi, verificare progetti alternativi.

Un’infrastruttura con questo obiettivo, avrebbe tre risultati pratici: una crescita del PIL, la linea AV, diventerebbe lo sbocco lavorativo per migliaia di giovani meridionali e l’abbattimento degli inquinanti e la convergenza verso gli obiettivi ambientali del Paese e dell’Europa, perché l’AV è la modalità a più basso impatto ambientale tra tutte le modalità, per passeggero trasportato, per gli spostamenti a scala interregionale e nazionale. Se a ciò si aggiunge che secondo RFI i tempi di percorrenza, a fine lavori (con la gran parte non finanziata) dovrebbero essere di 3h40 a fronte degli attuali 4h47 (assicurati da una freccia d’argento) si possono comprendere meglio le preoccupazioni degli abitanti interessati dalla realizzazione della nuova linea che dovrebbe rappresentare un asse portante del traffico ferroviario da e verso la Calabria e la Sicilia.

Le associazioni chiedono, pertanto, che l’intero progetto Salerno-Reggio Calabria venga reso pubblico e le Regioni, i Comuni e le popolazioni possano averne conoscenza ed esprimersi sulla realizzazione di una infrastruttura che influirà sul futuro del Sud”.

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