Non sembra rallentare l’offensiva del racket in città. Dopo i diversi episodi criminali delle scorse settimane, questa notte intorno alle ore 1:30, ignoti hanno appiccato il fuoco a un piccolo escavatore, mezzo essenziale per i lavori di riqualificazione urbana previsti nell’ambito dei progetti PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), nel rione San Teodoro. La notizia è stata confermata dal sindaco Mario Murone che condanna con la massima fermezza il vile e inaccettabile atto intimidatorio avvenuto questa notte.
“L’attacco subito non è solo un danno materiale alla Ditta Ferraro SPA, alla quale esprimiamo la nostra più sentita e incondizionata vicinanza, ma è un attacco diretto alla speranza, al futuro e al desiderio di riscatto dell’intera città di Lamezia Terme,” dichiara Murone.
L’atto criminale colpisce un intervento cruciale destinato a migliorare la qualità della vita dei residenti, trasformando un quartiere storico attraverso fondi nazionali e un ambizioso progetto di rigenerazione.
Il Sindaco desidera rassicurare e invitare con forza la Ditta Ferraro SPA a non arretrare di un solo passo: “Vi esorto a proseguire senza esitazioni e con rinnovato impegno per il completamento dell’intervento. La città onesta è con voi e non permetteremo a pochi criminali di frenare il nostro percorso di sviluppo.”
Nei giorni scorsi, in Prefettura a Catanzaro, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa volto a rafforzare la sinergia tra Istituzioni e Forze dell’Ordine nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata e comune.
“L’attenzione della Prefettura e della Questura sul territorio di Lamezia Terme è del massimo livello e senza sosta, così come sicuramente lo è stata e lo sarà l’azione della Distrettuale Antimafia. Sono fiducioso che si possa fare in tempi brevi piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili. La legalità e il diritto al futuro vinceranno su ogni forma di violenza e intimidazione.”

















