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giovedì, 25 Aprile, 2024
HomeAttualitàLamezia, gli infermieri precari covid: "Viviamo continuamente in bilico, basta contratti Co.co.co.!"

Lamezia, gli infermieri precari covid: “Viviamo continuamente in bilico, basta contratti Co.co.co.!”

Ne è trascorso di tempo da quando definivamo “eroi” i medici, gli infermieri e tutti gli altri operatori sanitari, consapevoli di quanto si stessero spendendo per il bene della collettività, soprattutto in un momento così drammatico come quello dell’emergenza pandemica.

Hanno combattuto contro un virus sconosciuto rischiando la loro stessa vita e quella dei propri familiari, ma il sacrificio e il senso del dovere hanno sempre avuto la priorità.

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A molti di loro è stata offerta l’opportunità di mettere al servizio di tutti le proprie conoscenze e la propria professionalità durante lo stato d’emergenza e hanno risposto immediatamente “sì”, senza esitazione, riponendo da parte ogni paura, anche quando non esistevano vaccini, quando il covid incuteva terrore solo a nominarlo, quando persino le mascherine erano introvabili e quando anche uscire di casa per andare a lavorare sembrava essere un gesto straordinario.

Un contratto di Collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co.) ha suggellato il loro rapporto con l’Asp di Catanzaro, sottoscritto per servire la collettività in quella missione che ancora oggi, a distanza di due anni, ispira il loro operato, nonostante tutto, nonostante l’assenza di tutele e nonostante rimangano semplicemente gli “infermieri precari del covid”.

“Precari” perché vivono continuamente in bilico, in attesa di sapere se i loro contratti verranno prorogati o meno. “Precari” perché ogni rinnovo è arrivato un istante prima della scadenza. “Precari” perché le loro ore sono passate a essere, da 35 settimanali, prima 18 e ora addirittura 12. “Precari” perché, ad oggi, ancora non lo sanno cosa ci sarà per loro dopo il 30 ottobre prossimo.

La sanità calabrese è ormai in ginocchio da tempo. Le strutture pubbliche sono sempre più carenti di personale. Per curarsi, in molti casi, è necessario spostarsi fuori regione. Tanti giovani devono continuamente emigrare per trovare lavoro. Dovranno fare la stessa cosa anche questi infermieri Co.co.co.? La loro speranza è quella di essere messi nelle condizioni di poter contribuire a sollevare le sorti della sanità regionale. Di essere stabilizzati, senza necessità che, dopo i medici, ci si debba appellare anche agli infermieri cubani. «Noi ci siamo!», ribadiscono.

«Basta Co.Co.Co., siamo infermieri, non polli!», si legge sul grande striscione affisso al cancello dell’hub vaccinale di via De Filippis, a Lamezia Terme. E ancora: «Eravamo “eroi”, ora non serviamo più!».

Hub Lamezia Terme

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