Concluso il primo grado di giudizio in ordine al fallimento della ‘Caruso Group’. Nelle scorse ore, infatti, il Tribunale di Lamezia Terme (Presidente Angelina Silvestro, a latere Rosario Aracri e Gian Marco Angelini), ha emesso una sentenza di condanna, a quattro anni per Giuseppe Cristaudo e Pietro Antonio Caruso nella loroqualità di presunti amministratori di fatto del gruppo. Condanna ridotta a due anni (pena sospesa) per Carolina Titina Caruso (nella foto), in qualità di socia, per concorso in bancarotta fraudolenta. Quest’ultima attualmente siede tra i banchi della maggioranza di centrodestra in Consiglio comunale dopo le recenti amministrative del maggio scorso.
Per tutti e tre gli imputati comminata anche la pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale e dell’incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, per la durata di quattro anni per Pietro Antonio Caruso e Giuseppe Cristaudo e per la durata di due anni per Carolina Titina Caruso.
I giudici, inoltre, hanno assolto i tre imputati in relazione ai contestati prelievi dal conto corrente della società “perché il fatto non sussiste”.
Assoluzione decretata anche per Anna Maria Caruso, e per intervenuta prescrizione per Antonella Vitiello. Revocato anche il sequestro dei beni che sono stati restituiti agli aventi diritto.
Nelle precedenti udienze il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 5 anni per Antonio Pietro Caruso e Giuseppe Cristaudo, 4 anni per Carolina e Anna Maria Caruso. Chiesta l’assoluzione per Antonella Vitiello.
Nutrito il collegio difensivo composto dagli avvocati Salvatore Cerra, Giuseppe Spinelli, Salvatore Gigliotti e Domenico Villella.