“Nella prima mattinata del 9 dicembre 2025, personale della Polizia ferroviaria mentre svolgeva servizio di vigilanza presso la stazione di Lamezia Terme centrale, notava fiamme e fumo provenire da un appartamento all’ultimo piano di un’abitazione vicina. Subito gli stessi poliziotti correvano sul posto, nonostante il rischio che l’incendio potesse essere originato da una bombola di gas, ma il pericolo imminente per i residenti li spingeva indefessamente ad agire”- E’ quanto si legge in una nota a firma del delegato Siulp, Antonio Sirianni.
Gli agenti “hanno forzato il portone entrando nello stabile, con il primo piano già saturo di fumo nero e maleodorante, trovavano una donna con in braccio un neonato e, dietro di lei, due uomini che tossivano per le esalazioni dei fumi presenti. Lì, provvedevano a soccorrere i presenti e condurli fuori dall’edificio per attendere i soccorsi. Nel frattempo gli stessi inquilini avvertivano che al piano superiore erano presenti altre famiglie ed a quel punto gli operatori di Polizia salivano al piano ove era originato l’incendio e soccorrevano gli altri presenti, alcuni dei quali rimasti impietriti per la situazione, conducendoli all’esterno dell’abitazione per evitare il peggio e porli in un luogo sicuro”.
“Successivamente – conclude il delegato Siulp – giungeva personale dei vigili del fuoco, del soccorso sanitario e del locale Commissariato di P.S. per fornire ausilio all’intervento in corso”.

















