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venerdì, 26 Aprile, 2024
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La “Faggeta Vestusta” in Aspromonte e il Pollino, patrimoni mondiali dell’umanità

La faggeta vetusta di Valle Infernale nel parco dell’Aspromonte e il Pollino sono state iscritte nell’elenco dei patrimoni mondiali dell’umanità. Si tratta dei primi due siti calabresi riconosciuti dall’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. In particolare, la faggeta vetusta di Valle Infernale è stata iscritta tra i patrimoni mondiali dell’Umanità nell’ambito del sito seriale “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”, rete internazionale che protegge l’integrità di 12 Paesi europei. Il prestigioso riconoscimento è avvenuto nel corso della 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, che ha sancito l’inclusione nella rete attuale, composta da 10 faggete italiane iscritte al Patrimonio dell’Umanità, di altre due Riserve naturali dello Stato gestite dai Carabinieri Forestali – Raggruppamento Biodiversità tra cui la Valle Infernale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il coordinamento del dossier italiano è stato svolto grazie alla consulenza scientifica dei Professori Gianluca Piovesan e Daniele Canestrelli, dell’Università della Tuscia, attraverso un iter avviato nel 2019.

“L’unicità della faggeta vetusta di Valle Infernale – ha spiegato il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano – è  legata anche al substrato geologico metamorfico e ai processi tettonici che caratterizzano il paesaggio selvaggio d’Aspromonte creando un ambiente unico nell’area di distribuzione del faggio. L’ingresso nel sito seriale “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”, certifica l’unicità ecologica di Valle Infernale, quale scrigno di biodiversità che sarà possibile conservare per le generazioni future nonostante i cambiamenti climatici in atto. Grazie all’integrità dell’ecosistema forestale e alla protezione integrale dell’area questo inestimabile patrimonio sarà conservato per le generazioni future come richiesto dalla convenzione Unesco”. “Esprimo più vivi compiacimenti e fervide congratulazioni per il riconoscimento ottenuto – ha dichiarato il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, Ten. Colonnello, Alessandra D’Amico. – L’inserimento della faggeta vetusta di Valle Infernale nella rete Unesco, riconosce l’importanza di uno dei luoghi più pregiati del nostro territorio e conferma l’importanza dell’enorme e unico patrimonio di biodiversità salvaguardato dal costante impegno costante del Reparto”.

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Nesci: “Aspromonte e Pollino patrimonio umanità, gioia e orgoglio”

“La notizia che 8000 ettari di foreste italiane, tra cui il parco del Pollino e il parco dell’Aspromonte, siano state proclamate patrimonio mondiale dell’umanità che possono fregiarsi del “bollino” dell’Unesco, mi riempie di gioia e di orgoglio. La mia terra straordinaria da oggi ha uno dei riconoscimenti più prestigiosi del mondo e rientra tra i pochi beni che godono di una tutela particolare. Grazie all’Unesco, agli operatori del settore e ai calabresi tutti che hanno saputo preservare queste bellezze incontaminate della natura”. Lo dichiara la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione Sociale Dalila Nesci, unica esponente calabrese del Governo Draghi.

Quindi la storia ecologica di area di rifugio per la foresta durante le glaciazioni in un ambiente dalle caratteristiche uniche rendono la faggeta vetusta di Valle Infernale un vero scrigno di biodiversità che sarà possibile conservare per le generazioni future nonostante i cambiamenti climatici in atto. Grazie all’integrità dell’ecosistema forestale e alla protezione integrale dell’area questo inestimabile patrimonio sarà conservato per le generazioni future come richiesto dalla convenzione Unesco.

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