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martedì, 23 Aprile, 2024
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La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro Putin: è criminale di guerra

La Corte Penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra in Ucraina. A Putin viene contestato un crimine di guerra: la deportazione illegale della popolazione, compresi i bambini. “Oggi, 17 marzo 2023, la seconda camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due persone nel contesto della situazione in Ucraina: il signor Volodymyr Volodymyrovich Putin e la signora Maria Oleksiivna Lvivova-Belova”, il si legge nella nota diffusa dalla Corte Penale Internazionale. “Questo è solo l’inizio”, ha commentato la notizia Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

La procura generale di Kiev ha fatto sapere che il mandato nei confronti di Putin è legato in particolare alla “deportazione forzata di bambini”. L’ufficio del procuratore ha consegnato alla Corte penale internazionale oltre 40 fascicoli.
A partire da ora Putin “ha lo status ufficiale di sospetto di aver commesso un reato internazionale, la deportazione e il trasferimento illegali di bambini ucraini”, le parole del procuratore generale ucraino Andriy Kostin su Facebook.
Questo significa, ha sottolineato Kostin, che Putin deve essere arrestato se esce dalla Russia. “E i leader mondiali ci penseranno tre volte prima di stringergli la mano o sedere al tavolo del negoziato con lui. Il mondo ha ricevuto un segnale che quello russo è un regime criminale e che la sua leadership e i suoi accoliti dovranno renderne conto”, ha rimarcato il procuratore ucraino.

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RUSSIA – “Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro paese, anche da un punto di vista legale”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo l’emissione di un mandato di arresto della Corte. Zacharova ha ricordato che Mosca non ha aderito allo statuto di Roma del Cpi e quindi non ha nessun obbligo nei suoi confronti.
(Adnkronos)

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