Con il 16,6% di posti letto occupati nelle terapie intensive e il 25,9% di posti letto occupati nei reparti covid, la Calabria è tra le sette Regioni italiane in bilico per il cambio di fascia e finire in “zona arancione”. Si va in zona gialla quando il tasso delle terapie intensive supera il 10% e contemporaneamente l’area medica supererà il 15 %. Si va in zona arancione quando il tasso delle terapie intensive supera il 20% e contemporaneamente l’area medica supera il 30%.
Tra e altre Regioni dove stanno peggiorando rapidamente i dati le province autonome di Trento e Bolzano, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, la Liguria e le Marche.
Attualmente sono in fascia gialla Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Veneto.
Attualmente ci sono 12 regioni che superano la prima soglia critica di occupazione dei posti in terapia intensiva al 10% e alcune rischiano di cambiare fascia entro le prossime due settimane. Il monitoraggio settimanale che fotografa l’andamento dei contagi da Covid 19 mostrano un peggioramento costante in tutta Italia.
Rischio arancione
Secondo l’ultimo monitoraggio la provincia di Trento ha le terapie intensive al 24,4% e l’area medica al 19,1%. Quella di Bolzano ha terapie intensive al 21,1% e area medica 16,4%. Alti anche i dati della Calabria con il 16,6% delle intensive e 25,9% delle aree mediche. Male il Veneto che è rispettivamente al 15,9% e 18,2%, Marche al 18,7% e 19,5% e la Liguria con 14,2% di posti occupati in terapia intensiva e 24,8% di area medica.
Rischio giallo
Non sono buoni i dati del Lazio in bilico verso il giallo con le terapie intensive al 10,3% e area medica al 14,3% e quelli della Lombardia con il 10,6% delle terapie intensive e il 13,8% delle aree mediche.
