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lunedì, 22 Settembre, 2025
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La Calabria si svuota: persi 162mila giovani in 20 anni. Le priorità della Uil per invertire il trend

“La Calabria continua a perdere i suoi giovani a un ritmo allarmante. Secondo le ultime elaborazioni basate su dati ISTAT negli ultimi vent’anni la regione ha perso circa 162.000 giovani tra i 18 e i 34 anni, pari a un calo del 32,4% in questa fascia cruciale per lo sviluppo economico e sociale. Un trend che, se non invertito, rischia di compromettere in modo irreversibile il futuro demografico e produttivo del territorio”. Lo afferma Mariaelena Senese, segretario generale della Uil Calabria, che ggiunge: “Dietro tutti questi numeri ci sono storie di ragazzi e ragazze che fanno le valigie per costruire un progetto di vita lontano dalla propria terra. Per la Uil la vera sfida, oggi, è non solo far rientrare i giovani che sono andati via, ma fermare questa continua emorragia. Da tempo la Uil propone l’istituzione di un Fondo Regionale dedicato, con l’obiettivo di creare le condizioni per un rientro stabile e duraturo, attraverso un pacchetto integrato di misure economiche, fiscali e sociali”.

Proposte concrete -aggiunge Senese – che possono contribuire ad arginare un fenomeno che oggi è strutturale, partendo dalle potenzialità di questa terra che, se opportunamente valorizzate, possono contribuire a creare sviluppo e occupazione stabile.
Tra gli interventi previsti:
1)Voucher “Torno in Calabria”: fino a 30.000 euro per chi rientra per lavorare, avviare un’attività o una start-up.
2) Aiuti per l’affitto con opzione di acquisto affinché i giovani possano vivere in abitazioni a prezzo protetto, che potranno eventualmente acquistare successivamente. Il denaro versato come canone sarà conteggiato come anticipo sull’acquisto futuro.
3) Fondo “Start-Up Rientro”: contributi a fondo perduto fino al 70% per imprese innovative fondate da calabresi tornati dall’estero o da altre regioni.
4) Borse di ricerca “Ricerca a Sud”: incentivi per ricercatori che rientrano a lavorare in atenei, enti pubblici o privati calabresi.
5) Credito d’imposta per le imprese: sgravi fiscali per chi assume professionisti rientrati.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

6) Piano “Calabria Smart Work”: creazione di hub digitali e spazi di co-working nelle aree interne per attrarre lavoratori da remoto.
7) Portale “Talenti di Ritorno”: un database regionale per facilitare il matching tra domanda e offerta e sostenere chi vuole tornare.
Non sono proposte astratte, ma realizzabili utilizzando le risorse europee.
Sebbene il Programma Regionale Calabria FESR-FSE+ 2021-2027 non preveda esplicitamente il finanziamento diretto per l’acquisto della prima casa, la misura potrà essere strategicamente integrata nell’ambito dell’Obiettivo di Policy OP4 – “Una Calabria più sociale e inclusiva”, e in particolare attraverso l’Obiettivo Specifico 4.3.1.
“Non si può parlare di sviluppo e rilancio del territorio se non c’è un deciso investimento nel capitale umano. “Ritorno dei Cervelli” non è solo un piano tecnico, ma è la volontà concreta di trasformare una terra di partenze in un laboratorio di innovazione e crescita sostenibile. I giovani non sono solo il futuro: sono il presente che dobbiamo sostenere. L’impegno di tutti deve essere quello di dare una casa, un lavoro, un progetto di vita a chi vuole tornare. I fondi europei disponibili – FSE+, FESR e FSC, oltre a risorse PNRR ancora attivabili – rappresentano un’opportunità concreta per attuare questo piano. Non si tratta di assistenzialismo, ma di un investimento sul futuro. Altre regioni e Paesi europei ci dimostrano che riportare a casa i talenti è possibile, se c’è una visione chiara e il coraggio di agire. Ma alla fine la vera domanda non è se possiamo farli tornare. La vera domanda è: quanto siamo disposti a cambiare per meritare il loro ritorno?”- conclude Senese.

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