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domenica, 28 Dicembre, 2025
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La Calabria brucia, Curcio: non sono venuto a esprimere giudizi ma per supporto operativo

Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio è negli uffici della Prefettura di Reggio Calabria dove presiede un vertice sulle operazioni di controllo incendi. Dopo la riunione nella città metropolitana, Curcio si sposterà in elicottero a Catanzaro per partecipare all’incontro in Cittadella regionale indetto dal presidente facente funzioni Nino Spirlì con i vertici della protezione civile regionale, i presidenti dei parchi ed in sindaci dei comuni più aggrediti dalle fiamme dell’ultima settimana, che hanno causato quattro vittime e danni incalcolabili.

Una prima risposta del premier Mario Draghi alla richiesta di aiuto e vicinanza lanciata ieri dal sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. “Mi ha chiamato il presidente Draghi assicurando pieno sostegno alla nostra comunità e all’intera Calabria – ha scritto su twitter il primo cittadino, qualche ora dopo aver fatto appello al premier – Abbiamo condiviso risarcimenti per le comunità colpite dagli incendi, piano straordinario di messa in sicurezza del territorio e il rimboschimento delle aree verdi distrutte”.

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“Tutti dobbiamo fare di più. Quando ci sono situazioni di questo tipo, soprattutto noi che facciamo un’attività di tipo operativo, veniamo a ragionare con chi lavora sul territorio, ringrazio il prefetto che ha gestito in questi giorni il centro coordinamento soccorso, con i sindaci, con i colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco, con il volontariato, con le strutture che si sono adoperate”. Lo ha affermato il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi tenuta in Prefettura a Reggio Calabria.

Da giorni la provincia è devastata dagli incendi che hanno causato vittime e devastazione. “Noi oggi – ha aggiunto Curcio – stiamo verificando come chiudere questa fase operativa, oggi ci sono ancora incendi in Calabria, dopodiché si parlerà della prevenzione, della linea del bosco, di come tutelare i boschi, delle aree protette, di chi poteva fare di più, chi ha fatto bene, chi può migliorare. Oggi non sono venuto a esprimere giudizi su nessuno ma a portare il supporto operativo, l’idea della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino a un territorio duramente colpito anche con vittime e a ragione con il territorio su come uscire da questo momento”.

“Per il momento è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale, così come è stato fatto in Sicilia, che per la Regione Calabria è stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi domenica scorsa”, ha Curcio. “Questo – ha proseguito Curcio – ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito di permettere ai sindaci, per esempio, di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo quella dichiarazioni di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere più reattivo nella gestione emergenziale”.

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