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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Ipsia Ferraris Catanzaro, studenti realizzano centralina montaggio CO2

Economia circolare e green economy, sostenibilità, educazione alle nuove tecnologie e tutela dell’ambiente.

 

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Sono solo alcuni dei temi trattati dagli studenti dell’IPSIA G. Ferraris di Catanzaro nell’ambito del percorso formativo CO₂ Lab. Il progetto, proposto dal consorzio Proambiente del Tecnopolo CNR di Bologna in collaborazione con il l’istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMM), è stato subito accolto positivamente dal dirigente scolastico Elisabetta Zaccone  , che ha messo a disposizione aule e laboratori, e della prof. Alessandra Sia, referente del progetto.

Il progetto CO₂ Lab, nelle sue linee generali, consiste nella costruzione di una centralina di monitoraggio della CO₂ (anidride carbonica) portatile. La centralina COOL è costituta da  un single board computer collegato a un sensore e, in un’ottica di economia circolare, da un vecchio smartphone utlizzato come display. E proprio dalla ricerca di vecchi smartphone è partito il percorso proposto agli studenti dell’IPSIA.

Dopo una presentazione data dal dott. Stefano Zampolli (CNR-IMM Bologna) che ha spiegato il metodo di misura e il significato della concentrazione di CO₂ in un ambiente chiuso come indicatore della salubrità dello stesso, si è passati all’attività “maker”, la costruzione pratica di una mini-stazione per la misura in tempo reale della CO₂.

IL LAVORO

Gli allievi, guidati dalla dottoressa Mariaconcetta Canino (CNR-IMM Bologna) e dal dott. Francesco Suriano (Proambiente), nel rispetto delle distanze di sicurezza imposte dalla pandemia, hanno assemblato la centralina di monitoraggio e misurato, usando come display vecchi cellulari, la concentrazione di CO2 negli spazi dell’Istituto.

Una volta costruita e collaudata, la centralina COOL ha cominciato a funzionare proprio all’interno degli ambienti occupati dagli studenti, effettuando diversi test e misurazioni in circostanze diverse: numero di studenti all’interno della stanza, distanza dalle finestre, e distanza dagli allievi.

Il progetto, di grande e vivo interesse, ha coinvolto tutti gli allievi della classe 5C e due allievi della classe 3B della sede Ferraris.

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