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sabato, 20 Aprile, 2024
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Incontro con il professore Marco Santilli su “Genitori e figli: mondi evolutivi-mondi emotivi”

Si è svolto, nelle scorse ore, l’incontro dal titolo “Genitori e figli: mondi evolutivi- mondi emotivi” organizzato, presso un noto locale di Feroleto (CZ), dall’Associazione ambientalista “Vitambiente”. Relatore il professore Marco Santilli, docente universitario, psicologo scolastico, specialista in disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, presidente dell’associazione italiana “La nuova parola“. Il convegno si è aperto con i saluti e l’introduzione della presidentessa ‘Vitambiente’ di Lamezia Terme, dottoressa Sonia Carnovale e del presidente nazionale avv. Pietro Marino.

Il professore Santilli va subito al cuore dell’incontro: “parlerò di un tema vasto: l’ evoluzione di un essere umano. Essere genitori di un figlio in evoluzione è condividere la responsabilità, e questa responsabilità non è quella di tracciare il percorso, la linea ai figli, perché questo significa non farlo evolvere. Bisogna, invece, dare gli strumenti per la vita, partendo dall’ ascolto interiore e vivendo con loro tutte le emozioni. I genitori hanno il compito di comunicare le emozioni, di farle circolare”. Continua spiegando che però le emozioni sono transitorie, dobbiamo quindi creare ricordi. Se le emozioni diventano ricordi sono memoria profonda, ed è questa l’ eredità che dobbiamo lasciare ai nostri figli.

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“Noi dobbiamo lasciare ricordi, perché è il ricordo che apre la via alla costruzione, nel percorso formativo, alla possibilità di scelte equilibrate , dove la ricerca incrementale delle personali capacità e attitudini, possa realizzarsi pienamente.” Invece, oggi, noi genitori riempiamo la vita dei nostri figli di regole che sono vuote. Il genitore deve trasmettere ” io ti faccio vivere e rischiare, ma ti contengo”, questo significa, rafforzare la loro capacità di essere. “Ciò che i nostri figli devono sentire” continua il docente ” è: io e te siamo costruttori della nostra vita. Dobbiamo insegnare che non conta quanto sanno, ma quanto sanno essere. Invece i ragazzi, oggi, temono l’ errore, ma se gli facciamo tenere l’ errore blocchiamo la loro evoluzione.” Ed è Freud che ci dice che la vita non è altro che il gioco dell’errore. Un ringraziamento particolare, è stato riservato, all’artista Catanzarese Nuccio Loreti che ha arricchito la serata con la presentazione dei cuori della solidarietà, cuori di diversi colori, ognuno con un significato diverso.
(c.s.)

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