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lunedì, 14 Luglio, 2025
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In calo i furti in appartamento: gli effetti “POSITIVI” del Coronavirus

Non potete più andare in palestra o a teatro per il divieto imposto nei luoghi affollati? Evitate la metropolitana per il timore di essere contagiati? Al di là della paura per la propria salute, sono sicuramente tanti i disagi che stiamo vivendo per il rischio coronavirus. Sappiate però che nelle regioni più colpite quali appunto Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, c’è un aspetto positivo. Il termine vi potrà sembrare esagerato, in un clima di tanta ansia e preoccupazione, eppure è così e riguarda il calo furti in alloggio, scippi e rapine sono in chiara diminuzione. La percezione di polizia e carabinieri è infatti quella di topi d’appartamento meno inclini a infilarsi nelle case altrui – tanto più che esse sono presidiate da chi in giornate come queste preferisce non uscire anche se non è in quarantena – e a non avvicinarsi a nessuno per sfilare portafogli o strappare borse. Complice anche il fatto che le strade sono più deserte e gli obiettivi da colpire sono quindi più scarsi. Per il momento non esiste ancora una statistica con dati e percentuali precisi. I numeri non sono ancora stati elaborati per confluire nel cervellone nazionale, la Banca dati interforze Ced Sdi del Ministero dell’Interno, ma le cifre che giungono dal territorio sono inequivocabili. Nell’ultima settimana, dopo il D-day coronavirs di venerdì 21 febbraio, la microcriminalità lombarda, veneta ed emiliana è un po’ più a riposo. Ma c’è un ma, e riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Attività questa che non registra crisi neppure in tempi di quarantena: il mercato degli spacciatori di hashish, marijuana e cocaina rimane sempre imbattibile. Almeno per ora. lastampa.it

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