Imprenditore lametino scrive al Premier: aiuti la sanità calabrese e aiuterà anche l’economia

“Buongiorno Presidente Conte,
mi chiamo Antonio Mercuri e vivo a Lamezia Terme in Calabria. Mi permetto di disturbarla perche, come tutti, ho letto i report del Comitato tecnico scientifico che inseriscono la mia Regione tra quelle a più elevato rischio di trasmissione del covid-19 e che, conseguentemente, potrebbe essere tra le Regioni oggetto di un provvedimento di lockdown locale.
Sig. Presidente, io ho una azienda e un eventuale nuovo lockdow mi preoccupa davvero molto dal punto di vista della sostenibilità economica. Lei sa bene che già operare in una Regione come la mia tra mille difficoltà di ogni genere è una costante lotta per la sopravvivenza, aggiungere alle quotidiane difficoltà anche la tanto paventata chiusura sarà per molte imprese una spallata decisiva che le porterà inevitabilmente verso la chiusura.
Le evidenzio questo aspetto comprendendo pienamente le esigenze primarie legate alla tutela della salute di tutti noi. Deduco, quindi, che l’eventuale chiusura della Regione dipenda non tanto, quindi, dai numeri di nuovi positivi (abbastanza contenuti se confrontati con quelli di altre realtà) quanto dalla atavica inadeguatezza del nostro servizio Sanitario che per colpe Nostre, e non solo, è ormai ridotto alla quasi impossibilità di operare con efficacia già nelle ordinarie esigenze sanitarie, figuriamoci in quelle straordinarie.
Le chiedo, quindi, un aiuto finalizzato a riuscire a potenziare e adeguare il nostro sistema sanitario, per anni sottratto alla politica regionale con l’invio di commissari governativi (il cui lavoro disastroso è sotto gli occhi di tutti). Se lei ha a cuore la nostra debole economia e la salute di tutti noi cittadini calabresi con un solo intervento, volto appunto al potenziamento serio del sistema sanitario, potrebbe tutelare la nostra economia e contestualmente risolvere definitivamente, anche per il futuro, il gap sanitario che ci separa dalle altre realtà del Paese.
Lei ha l’autorità per poterlo fare e oggi anche la disponibilità di bilancio per interventi finalmente risolutivi in materia sanitaria, una occasione più unica che rara. Ci pensi Presidente.
Grazie”.