«Non aveva paura, era cosciente di quello che stava affrontando e aveva una grande forza. Ma non perché così doveva apparire per il suo ruolo pubblico, no, non era immagine, lei forte lo era davvero». La deputata di Fratelli d’Italia Wanda Ferro era legata a Jole Santelli da un rapporto personale profondo: «Ho perso un’amica che conosceva tutto di me, come io di lei. Una compagna di confidenze, abbiamo diviso gioie e sofferenze».
La scomparsa della presidente della giunta regionale della Calabria unisce in un dolore sincero soprattutto le donne. Compagne nell’agone politico, alleate o avversarie, amiche. Il pianto che ha spezzato in aula la voce della presidente dei senatori di Forza Italia Annamaria Bernini («le volevamo bene, non ha mai rinunciato ai suoi sogni») e il tweet di cordoglio della sindaca romana Virginia Raggi, sono emblematici della stima femminile che circondava la governatrice calabrese. E la stessa amara tristezza è della senatrice Daniela Santanché. Lei pure con occhi umidi ha ricordato quella che definisce “compagna di banco” parlamentare: «Se le toccavano la sua terra diventava una pantera. Credo che in sua memoria ognuno di noi qui dovrebbe fare qualcosa per la Calabria!»
«Jole era realmente solidale con le donne – continua Wanda Ferro – si definiva “il” presidente perché non aveva bisogno di sottigliezze di genere grammaticali, per lei contavano i fatti, l’impegno e la lealtà verso le altre donne. Con me, ad esempio, non c’è mai stata competizione, né pubblica né privata. Trascorrevamo le vacanze al mare insieme, in Calabria. Eravamo molto simili: entrambe prese da una passione totalizzante per la politica che ci ha fatto scegliere di non avere figli, ma legatissime alla famiglia, entrambe unite dall’esperienza di aver perso i nostri padri. Jole viveva per le sorelle e soprattutto i nipoti, loro sono stati durante la malattia il suo motivo per andare avanti».
Una carriera rapida e luminosa, una donna di “potere” nonostante la doppia zavorra del sesso e la provenienza geografica. Tutto, nel bene e nel male, ruotava attorno al suo essere donna, mai a saldo zero in un feudo maschile come la politica. Idolatrava apertamente e con felice enfasi Silvio Berlusconi – per questo era criticata, invidiata, oggetto di gossip sempre andato a vuoto. Non disdegnando di dividere la protesta con colleghe di sinistra, aveva contribuito al riconoscimento del reato di revenge porn. Ma su di lei erano piovuti gli strali di chi la etichettò come compiacente ancella per quella crassa battuta di Silvio Berlusconi nella campagna elettorale in Calabria, alla quale Jole non aveva reagito con la necessaria fermezza.
Wanda Ferro replica così parlando della sua amica che non c’è più: «Era una persona libera, i giudizi non la scalfivano e le maldicenze le metteva in conto, come chiunque faccia politica sa bene. Possedeva la rara capacità di dialogare anche con chi aveva idee diverse, sempre nel rispetto – per questo è riuscita a creare rapporti di stima al di là dell’appartenenza politica».
Testarda e incapace di rinunciare alla sua vocazione politica neanche a costo di sacrifici fisici intollerabili, fino all’ultimo ha sfidato il cancro. Ricorda ancora Ferro: «A Guido Crosetto, che, a lei ma pure a me, raccomandava di non fumare, rispose con decisione: “No, non smetteremo mai”». Una provocazione che fa il paio con quel colorito «non mi rompete i coglioni», dove risuonava la stanchezza di dover difendere dalle strumentalizzazioni la sfera più intima della sua condizione di malata.
A Cosenza la ricorda anche l’ex assessore Giulia Fresca, che con Santelli ha in comune la battaglia contro il tumore. Scrive su Facebook: «La chemio l’aveva aggredita, me ne parlò un giorno in cui portava una parrucca e cercava di mostrarsi normale al mondo». E conclude con una riflessione che appare cruda ma è molto concreta per chi conosce il cancro: «Sapeva che il suo tempo era contato, non doveva candidarsi. Lo stress ha fatto il resto».
Un’altra donna coraggiosa e libera, la stilista melitese Robertina Manganaro, dalla Francia la saluta così: «E’ stata un soffio di entusiasmo e amore per la nostra Calabria. Ricorderò sempre il tuo sorriso, grazie per tutto quello che hai cercato di fare per questa terra abbandonata da tanti».
Ma il messaggio che più di tutti fa venire un groppo in gola si legge sulla pagina Instagram di Francesca Pascale.(Nella foto insieme)
Amica di lunga data di Jole Santelli, che fu testimone privilegiata delle vicende sentimentali dell’ex compagna del Cavaliere, da lei gelosamente custodite e salvaguardate da scoop invadenti. «Dopo quindici anni per la prima volta mi hai spezzato il cuore. Non riesco a pensare a niente se non al suono delle nostre chiacchierate. Quanto parlavamo! Ci tenevamo compagnia e ci davamo forza l’una con l’altra. Io sempre dalla tua parte e tu sempre dalla mia. Buon viaggio, anima grande».
Isabella Marchiolo