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sabato, 27 Aprile, 2024
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Il pastore Pietro Rossomanno condannato a 3 anni per la morte a Satriano di Simona Cavallaro

Il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro ha condannato per omicidio colposo a tre anni Pietro Rossomanno (46 anni), il pastore proprietario del gregge i cui cani da guardia uccisero il 26 agosto del 2021, nella pineta Monte Fiorino a Satriano (CZ), la giovane 20enne Simona Cavallaro.

A febbraio scorso il sostituto procuratore di Catanzaro Irene Crea aveva chiesto la condanna a 15 anni per il reato più grave di omicidio volontario. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’allevatore avrebbe lasciato pascolare in sua assenza il gregge di capre e pecore e il branco di cani al seguito e, quindi, non avrebbe vigilato sul comportamento dei cani che avrebbe causato la morte di Simona Cavallaro. Il Gup ha condannato anche la madre del pastore, Maria Procopio (69 anni), a otto mesi di reclusione, perchè in concorso con il figlio avrebbe invaso e occupato il terreno di proprietà comunale in cui è stato rivenuto un ovile utilizzato per porre al riparo il gregge.

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La disgrazia risale al 26 di agosto del 2021 quando la ragazza, assieme ad un amico, si recò nella pineta per fare un sopralluogo in vista di un picnic da organizzare con altri amici. Poco dopo il loro arrivo giunse in quel luogo aperto al pubblico anche un gregge di capre e pecore protetto da dodici cani senza che fosse presente il proprietario. Simona e il suo amico si rifugiarono in un manufatto in legno, simile a una chiesa, sito al centro della pineta. La ragazza, poco dopo, decise di uscire per raggiungere la macchina ma venne sopraffatta dal branco e morì in seguito alle lacerazioni riportate per i morsi dei cani.

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