I social, specialmente Facebook, sono strumenti talvolta straordinari che consentono di rintracciare persone lontane e ricostruire avvenimenti storici altrimenti sconosciuti. È il caso di Mons. Eugenio Giambro, che fu Vescovo di Nicastro dal 1916 al 1954, il più longevo in assoluto. A questo illustre prelato, il giornalista e saggista lametino, Massimo Iannicelli, ha dedicato nel 2020 un importante saggio storico, il primo in assoluto.
Ed è proprio grazie alla nostra testata on-line, che Tina Giambro (che vive a Boston) pronipote del Vescovo di Nicastro Eugenio, ha appreso dell’uscita di questo saggio e della realizzazione di un film-documentario in fase di montaggio sul suo illustre prozio.
Il bisnonno di Tina, Pietro Giambro, era un fratello del Vescovo nicastrese: la croce pettorale indossata dal prelato venne disegnata e realizzata proprio da lui che svolgeva l’attività di orafo negli Stati Uniti dove era emigrato nel 1906 passando per Ellis Island. Fu lui a regalarla al fratello quando nel 1911 venne eletto Vescovo di Sarsina (Forlì) prima di essere trasferito nel 1916 a Nicastro. Pietro Giambro morì a Boston nel 1933: era nato a Calascibetta in provincia di Enna nel 1871.
A rivelarci questo particolare è stata la stessa Tina Giambro la quale ha precisato che detto crocifisso conteneva uno scomparto nella parte posteriore in cui Mons. Giambro conservava probabilmente una qualche reliquia di santo.
Non sappiamo che fine abbia fatto detta croce pettorale. Dopo la sepoltura del Vescovo nella Cattedrale di Lamezia Terme è probabile che sia stata conservata da Don Michele Cosentino responsabile della O.A.S.I. (Opera Assistenza Sacerdoti Interdiocesani) di Aci Sant’Antonio dove Mons. Giambro trascorse gli ultimi anni della sua vita ed ivi morì il 17 febbraio del 1960.