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sabato, 27 Aprile, 2024
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Il ministro della salute Schillaci: È ora che la Calabria esca dal piano di rientro

Catanzaro – “Sono qui oggi con grande piacere assieme al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e mi rendo conto degli sforzi che lui ha dovuto compiere avendo trovato una situazione complessa. Credo però che oggi la Calabria sia sulla strada giusta e mi fa piacere che qui sia stata creata una squadra giusta e di grande competenza”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci giunto alla Cittadella regionale di Catanzaro dove ha incontrato il presidente della Regione Calabria e Commissario ad Acta per la sanità in Calabria e successivamente ha partecipato ad una riunione con i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere calabresi presente anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. “Come ho sempre detto sin dall’inizio del mio mandato – ha aggiunto Schillaci che ha anche fatto riferimento alle sue origini calabresi per parte di madre – non è sempre e solo un problema economico è anche un problema dei professionisti che conoscono il mondo sanitario, che conoscono le realtà delle singole regioni che sono molto diverse le une dalle altre. Ovviamente la sanità calabrese ha delle esigenze diverse da quella di alcune regioni del nord”.

“Comunque – ha detto ancora il ministro – mi ha fatto molto piacere arrivando qui quanto il presidente Occhiuto mi ha fatto sapere circa i dati che vedono per i concorsi avviati dalla Regione Calabria un numero doppio di domande rispetto ai posti disponibili. Questo rappresenta, credo, una chiara inversione di tendenza ed è anche quello che sto cercando di fare da quando sono arrivato al Governo: cioè far sì che la professione medica e che tutte le professioni sanitarie siano più attrattive all’interno del servizio sanitario nazionale. Da questo punto di vista credo che siamo sulla strada giusta. Per questo credo che in Calabria ci siano dei numeri importanti. E questo vuol dire che la Regione e anche il Governo stanno cercando di riqualificare il personale che opera all’interno del servizio sanitario nazionale. Anche sulla legge di bilancio abbiamo dato grande importanza agli aspetti del personale”.
“L’indirizzo politico chiaro della Legge di bilancio sulla sanita’ riguarda due problemi: uno, riqualificare il sistema sanitario nazionale attraverso gli operatori, l’altro combattere le liste d’attesa. Ma le due carenze sono assolutamente connesse, perche’ se abbiamo operatori sanitari piu’ motivati e meglio pagati sicuramente riusciremo a superare il problema delle liste di attesa”.

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“Tra l’altro – ha aggiunto Schillaci – il problema delle liste d’attesa e’ un problema annoso, che esiste in Italia da forse 20 anni, Ma noi oggi abbiamo gli strumenti e la voglia di risolverlo nell’interesse dei cittadini. Quindi la manovra di bilancio guarda agli operatori e ai cittadini con le liste di attesa. Gia’ l’anno scorso – ha sostenuto il ministro della Sanita’ – avevamo stanziato dei finanziamenti ad hoc proprio per le liste d’attesa, purtroppo in molte Regioni questi finanziamenti non sono stati utilizzati compiutamente e quindi l’idea adesso e’ quella di risolvere nell’immediato il problema delle liste d’attesa. Io credo che pero’ ci sono degli interventi strutturali: pagare meglio i medici vuole dire rendere piu’ attrattivo il sistema sanitario nazionale e far si’ che i medici abbiano voglia di tornare a lavorare nel Ssn e anche di abbattere le liste di attesa. Il privato convenzionato – ha osservato infine Schillaci – funziona meglio perche’ paga meglio gli operatori sanitari”.
“Stiamo ragionando sul fatto di pagare meglio in medici che operano in determinati contesti disagiati”. Ha continuato il ministro della Salute Orazio Schillaci parlando con i giornalisti a Catanzaro. “È vero che i medici mancano ma soprattutto questo sarà un problema – ha aggiunto Schillaci – con il quale faremo i conti nei prossimi due, tre anni in presenza di una gobba pensionistica. Abbiamo rivisto e questo è sicuramente merito del ministro Annamaria Bernini il numero di accesso alla Facoltà di Medicina e, in futuro sicuramente questa carenza non ci sarà. Ci sono però specialità che sono diventate purtroppo poco attrattive e ci sono anche alcune località geografiche e non mi riferisco tanto alla Calabria quanto ai problemi che esistono al confine tra Lombardia e Svizzera o a quello tra Liguria e Francia in cui ovviamente bisogna trovare delle soluzioni anche un po’ coraggiose”.

“I medici cubani da quello che mi ha rappresentato il presidente Occhiuto stanno lavorando bene e si sono integrati nella realtà calabrese con gli altri colleghi e con i pazienti. Io spero che noi riusciremo ad avere un numero importante di medici italiani che riscoprano quanto sia bello lavorare per il sistema sanitario nazionale”. Ha risposto Orazio Schillaci ad una domanda sulla presenza operativa di medici arrivati nella regione dal Paese caraibico, grazie ad una convenzione, per sopperire alle carenze delle strutture ospedaliere che rischiavano di avere seri problemi per mancanza di professionisti.
“Credo che dopo tanti anni bisogna far sì che le Regioni che sono in piano di rientro escano e questo dà maggiore fluidità e quindi siamo disponibili ovviamente a valutare con attenzione tutti i conti della Regione Calabria. Anche su questo mi pare che siamo sulla strada giusta”. Ha affermato infine il ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo a Catanzaro sulla possibilità che la Calabria esca dal Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione. In merito a possibili proroghe del decreto Calabria in scadenza al 31 dicembre 2023 il ministro ha detto “adesso vediamo se ci sono delle iniziative parlamentari in tal senso”

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