Un giro di bonifici provenienti da società maltesi e slovene che gestiscono centri scommesse e giochi online, una delle quali in odore di ‘ndrangheta, sarebbero atterrati sul conto corrente di Massimiliano Allegri. Il nuovo tecnico della Juventus – ritornato ad allenare una squadra di calcio dopo un biennio sabbatico – si troverebbe sotto «il faro di Bankitalia» per alcune «operazioni sospette» che hanno messo in «allarme l’antiriclaggio».
A darne notizia è il quotidiano La Verità. Il mister bianconero, tuttavia, si smarca dalle accuse e si dichiara «con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto meno, a qualsiasi operazione violativa della normativa sull’antiriciclaggio». Secondo il giornale diretto da Maurizio Belpietro, diverse operazioni sospette sul conto di Allegri sarebbero state segnalate alla Banca d’Italia. L’articolo parla di numerosi pagamenti dall’estero, in particolare di una società maltese – la Oia service limited – accusata di raccolta illecita di giocate e sotto inchiesta per evasione, truffa aggravata e rapporti con la ‘ndrangheta.
Le segnalazioni delle operazioni del tecnico juventino sarebbero arrivate dai risk manager bancari, i quali hanno scoperto che l’allenatore ha speso oltre 350mila euro in due casinò esteri. Tra il luglio 2018 e l’agosto 2019, poi, l’allenatore avrebbe effettuato transazioni per quasi mezzo milione di euro con carta di credito. Gli esperti degli istituti bancari coinvolti avrebbero definito tale importo un possibile frutto di vincite da gioco e scommesse. Non si tratterebbe, però, di scommesse calcistiche, proibite ai professionisti tesserati Figc. Le segnalazioni visionate da La Verità sembrerebbero collegate a scommesse legate ai giochi tipici dei casinò. Allegri avrebbe ricevuto in accredito sette bonifici per 161 mila euro complessivi dalla società maltese e 168mila euro, spacchettati in altri sette bonifici, dalla slovena Hit D.D. Nova Gorica.
(fonte Open.online)