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sabato, 27 Aprile, 2024
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Il comitato ‘Reggio Cufa Free’ chiede intervento di emergenza igienico-sanitaria

E’ nato appena una settimana fa con un’iniziativa surreale e donchisciottesca, una battuta di caccia alle blatte nel centro cittadino che è riuscita a reclutare un centinaio di sterminatori fai da te. Adesso però il Comitato civico Reggio Cufa Free mette da parte la goliardia e fa sul serio. Oggi il Comitato ha inviato ufficialmente alla Protezione Civile una richiesta di intervento urgente per emergenza igienico-sanitaria causata dall’infestazione di blatte in città.
Nella lettera indirizzata al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio si “segnala una grave situazione di emergenza igienico-sanitaria dovuta ad una straordinaria infestazione di blatte la cui proliferazione in città e nei sobborghi ha ormai raggiunto livelli estremamente preoccupanti a causa dell’assoluta mancanza di adeguate azioni di contrasto, ossia di regolari disinfestazioni periodiche dei pozzetti fognari, nonché dell’evidente crisi, per non dire fallimento, dell’attuale sistema di raccolta cosiddetta differenziata dei rifiuti urbani introdotto da pochi anni e che ha avuto il solo effetto di produrre enormi cumuli di pattume che non viene prelevata e staziona per settimane nelle strade del centro e delle periferie fornendo alimento per centinaia di migliaia di scarafaggi”.
I rappresentanti del comitato, esprimendo una preoccupazione sentita dalla gran parte della cittadinanza, ricordano come i blattodei siano vettori di virus, batteri, protozoi e nematodi responsabili di numerose e malattie trasmissibili all’uomo tra cui l’epatite A, la poliomielite, la salmonellosi e il morbo del legionario. Inoltre nelle persone con un apparato respiratorio più fragile, come quello dei bambini e degli adolescenti, le loro feci causano gravi crisi asmatiche.
“Capirà quindi – prosegue la lettera – che una così massiccia infestazione di scarafaggi come quella che stiamo subendo da mesi a Reggio Calabria costituisce un vero e proprio attentato alla salute pubblica e una indiscutibile emergenza igienico-sanitaria, tipologia che ricade per statuto tra i campi di intervento dell’ente che Lei presiede”.
Nella missiva non mancano le frecciate all’amministrazione Falcomatà “i cui sforzi unanimemente apprezzati dalla popolazione sono attualmente concentrati verso la valorizzazione culturale e artistica della città grazie alle multiple inaugurazioni del waterfront, l’organizzazione di impareggiabili sfilate di moda di livello internazionale sul lungomare o la realizzazione di pregevoli murales di interesse storico e indiscussa attrattiva turistica. Pur tuttavia, gli sforzi economici concentrati in questi settori che non mancheranno di produrre eterno lustro ed enormi benefici alla comunità hanno avuto come sgradevole secondario effetto una certa disattenzione ai temi dell’igiene ambientale e della salvaguardia della salute”.
Tra i membri del Comitato, un tecnico del settore con esperienza nel campo delle reti fognarie avrebbe stimato che “poiché le strade urbanizzate del Comune di Reggio si estendono per circa 300 km e giacché i pozzetti fognari si trovano mediamente ad una distanza di 30 metri l’uno dall’altro, il numero complessivo di pozzetti su cui intervenire non supera le 10.000 unità e che una azione di disinfestazione profonda e radicale, seppur tardiva, perché successiva alla fase di schiusa delle uova, operata per mezzo di termonebulizzatori portatili o persino con soluzioni di Cipertremina irrorata con modesti spruzzatori a zainetto comporterebbe un costo complessivo di non più di 100mila euro”.
E qui arriva un’altra frecciata: “Ci rendiamo conto che si tratta di un costo tutt’altro che irrisorio perché pari a circa metà murales ma riteniamo che la salute dei nostri bambini, dei nostri anziani e anche la nostra abbia complessivamente un valore superiore a questa cifra”.
In assenza di una risposta dell’amministrazione, già pungolata in occasione delle disinfestazioni volontarie organizzate dal comitato, si chiede “l’intervento urgente delle forze di Protezione Civile affinché questa gravissima emergenza igienico-sanitaria venga affrontata con una massiccia ed efficace azione di disinfestazione della rete fognaria e dei tratti urbani infestati cosicché attraverso il ripristino delle normali condizioni igienico-sanitarie, venga garantito alla popolazione reggina l’inalienabile e costituzionale Diritto alla Salute”.

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