“Fai silenzio, fai silenzio, fai silenzio ca parrasti assai. Hai capito ca parrasti assai… fai silenzio, fammi parrari a mia, fa’ silenzio”. Queste le parole offensive e minacciose pronunciate dal boss Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”, nei confronti del magistrato antimafia Marisa Manzini nel corso dell’udienza del 10 ottobre 2016 nell’ambito del processo “Black Money”, che si stava celebrando a Vibo Valentia. E per queste frasi Mancuso è stato condannato dal tribunale collegiale di Salerno a un anno e tre mesi di reclusione per oltraggio a magistrato in pubblica udienza.
La dottoressa Manzini, attuale procuratore aggiunto di Cosenza, si è costituita parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Giovanna Fronte, presente in dibattimento, e nelle passate udienze aveva annunciato la devoluzione del risarcimento dei danni e delle spese legali all’associazione dei familiari delle “Vittime del dovere”, a cui sono andati anche i proventi della vendita del libro scritto dallo stesso magistrato (dal titolo “Stai zitta ca parrasti assai”).