Il magistrato di sorveglianza di Sassari ha disposto il differimento della pena per Franco Muto, presunto boss di ‘ndrangheta di Cetraro noto come il “re del pesce”. La decisione in accoglimento dell’istanza presentata dal suo legale Miche Rizzo corredata da documentazione medica per chiedere la modifica dello stato di carcerazione per le condizioni precarie di salute definite incompatibili con la detenzione in carcere. Nei giorni scorsi erano emerse, in una relazione, le gravi patologie che avrebbero causato un peggioramento delle condizioni fisiche del detenuto.
Evidenziata anche un’informativa del 22 dicembre scorso, nella quale i carabinieri hanno confermato come nel periodo della detenzione domiciliare Muto avrebbe mantenuto la buona condotta seguendo le prescrizioni impartite.
Franco Muto, 83 anni, condannato a 20 anni di carcere con sentenza definitiva per associazione mafiosa lo scorso anno, era recluso nell’istituto penitenziario di Tempio Pausania.
Nel carcere sardo, Muto, stava scontando la condanna a 20 anni di carcere comminatagli nel processo “Frontiera”, l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro la cosca, di cui si ritiene sia il capo, attiva lungo la fascia tirrenica cosentina con interessi nel mercato ittico ma anche nel racket delle estorsioni e nel traffico di droga.
A seguito dell’accoglimento dell’istanza Franco Muto ha già lasciato, nelle scorse ore, il penitenziario di Tempio Pausania per raggiungere la sua abitazione di Cetraro dove, in passato, ha già scontato gli arresti domiciliari.
