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lunedì, 29 Aprile, 2024
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I sindacati ad Occhiuto e al Governo: Statale 106 e Jonica devono diventare il tema della Calabria

“Quello di oggi è un primo risultato, ma occorre la mobilitazione che prevediamo si terrà a fine gennaio per fare della statale 106 e della Ionica il tema generale della Calabria”. Lo ha detto Angelo Sposato, segretario generale della Cgil calabrese a conclusione della riunione dei vertici sindacali calabresi con il presidente della Regione Occhiuto e con l’Anas. “E’ necessario – ha aggiunto Sposato – agire per sollecitare il Governo nazionale a trovare i 4 miliardi e mezzo che servono per completare il tratto della 106 da Crotone a Catanzaro e poi per trovare i rimanenti 10 miliardi per il tratto Catanzaro-Reggio. La riunione di oggi è servita per fare il punto e per avere delle risposte da Regione, Governo nazionale e ad Anas in modo da imprimere un’accelerazione dei tempi. All’ordine del giorno c’è la necessità di velocizzare i lavori sulla 106 e come individuare le risorse. Di fatto per completare la 106 servono 15 miliardi”. “Noi avremmo preferito – ha detto ancora il segretario della Cgil calabrese – che il governo invece di spendere le risorse sul ponte avesse potuto intervenire su questa linea perché riteniamo che sia necessario dare risposte alla tragicità che questa strada rappresenta. C’è stata un’apertura da parte di Anas e un buon lavoro che è stato fatto, perchè fino a qualche anno fa non si parlava in questo modo della statale 106. Andremo alla mobilitazione: sui temi della sicurezza e della statale 106 è importante chiamare anche i sindaci e le amministrazioni locali perché il tema della sicurezza e della 106 deve diventare un tema generale”.

“Il nostro obiettivo è che nel giro di sette, otto o dieci anni al massimo la statale 106 debba essere completata. Si tratta di un’opera strategica non solo per quanto riguarda la sicurezza e l’incolumità delle persone che la utilizzano, ma anche perchè condiziona negativamente lo sviluppo di un intero territorio”. Così Tonino Russo, segretario generale della Cisl calabrese al termine della riunione tra sindacati, Regione e Anas. ”E’ stata una riunione molto proficua – ha aggiunto Russo – e abbiamo messo in chiaro alcuni percorsi. Intanto, abbiamo avuto la rassicurazione da parte di Anas che i due progetti finanziati e appaltati, ovvero quello tra Sibari e Corigliano Rossano e quello tra Crotone e Catanzaro abbiano la copertura totale”. “Inoltre – ha detto ancora Russo – abbiamo constatato che c’è una bella interlocuzione tra il la Regione e l’Anas e questo è un fatto certamente positivo. Il confronto che abbiamo avuto è stato sereno e molto utile. Certo per fare sì che i tempi si accelerino al massimo su tutti i fronti stiamo lavorando alla mobilitazione che metteremo in cantiere su più punti proprio nella fascia ionica. Riteniamo, infatti, che proprio dal punto di vista dell’abbandono dell’arretratezza è quello ionico è il territorio che sta pagando il prezzo più alto”.

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“Bisogna avere chiaro che c’è un terzo di Calabria, la ionica,che è completamente isolato dal resto della regione, una regione che non è poi così connessa con il resto del Paese”. Lo ha detto Santo Biondo, segretario confederale e segretario generale della Uil calabrese, a margine della riunione alla cittadella tra Regione, sindacati e Anas. “E’ fondamentale avere chiarezza – ha aggiunto Biondo – su quello che manca perchè la statale 106 si realizzi.C’è stato un ritardo negli anni ma oggi sappiamo che c’è un cronoprogramma e dei lotti ben definiti su cui si sta lavorando. Mancano ancora tante risorse, 15 miliardi, per il completamento, e ci sono ritardi di molti anni. Oggi abbiamo avuto contezza di un fatto positivo, e cioè che nel contratto di programma 21-25 è prevista la progettazione che va da Catanzaro a Reggio Calabria, ovvero l’unica parte della 106 per la quale mancano la progettazione e la cantierizzazione. Avuto il cronogramma e la progettazione dell’intera infrastruttura – ha sostenuto il leader della Uil calabrese – bisognerà lavorare in sinergia e sintesi richiamando il governo alla propria responsabilità. In questo senso, il ponte è un’opera che nessuno mette in discussione però è chiaro che deve rientrare in un programma di legislatura che preveda che prima del ponte si intervenga su quelle che sono le infrastrutture di connessione fondamentali per la nostra regione”. “Noi abbiamo in programma una mobilitazione a fine gennaio – ha detto ancora Biondo – proprio per richiamare l’attenzione del governo nazionale sul tema della 106 che non può certamente vivere periodi di emersione e altri di buio. Un merito va riconosciuto anche al presidente della Regione che in questi due anni attraverso il lavoro che si è anche fatto insieme con la vertenza Calabria, la 106 è diventata discussione pubblica non solo in Calabria ma anche a livello nazionale”.

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