Nonostante la congiuntura economica decisamente complicata, torna a crescere il turismo, e in particolare il turismo culturale. Non è un fatto nuovo. Non sorprende dunque questa nuova tendenza. Già nel 2017 un importantissimo report, realizzato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, aveva accennato, questo orientamento. Dalle città alle strade storiche, dagli eventi artistici alle visite, a musei e siti archeologici. Un inedito, imponente desiderio di penetrare nell’intimità della cultura, dell’arte, delle tradizioni. L’idea, è quella di partecipare a festival, concerti, mostre ed eventi culturali. A spingere la ripresa del turismo culturale, è stata soprattutto la domanda straniera, seguita da quella italiana. A sottolinearlo, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale evidenzia “secondo le stime elaborate da diversi studi, la ritrovata vitalità del mercato sta avendo ricadute positive sull’intero sistema del paese. Le città d’arte, nuove destinazioni turistiche, attrattori del turismo culturale, rappresentano da sempre, e ora più che mai, una quota importante dell’economia per quanto riguarda il comparto turistico. Un trend positivo che accenna risvolti sempre più favorevoli. Le città preferite da coloro che hanno scelto l’Italia come meta di viaggio, continua Guzzi, sono le più grandi e le più belle città d’arte: Firenze, Venezia, Pisa, Milano, Napoli, Roma.
Quest’ultima la più gettonata. A confermarlo, Mario Tacinelli (fotino a sinistra), il noto art curator, che da anni mette a disposizione e crea connessioni tra artisti e collezionisti, e addetti ai lavori, anche al di fuori dei circuiti convenzionali perché l’arte, a suo avviso, deve essere fruibile a tutti. Il curatore d’arte, che vive e lavora a Roma, ma che organizza mostre ed eventi nelle più belle e più importanti città italiane, dove crea importantissime occasioni di incontro tra intellettuali, artisti e appassionati dell’arte, sottolinea “i turisti, attenti a ciò che l’arte contemporanea offre sulla scena italiana, possono trovare opere in diverse location della Capitale, e questo fa sì che il mercato ne tragga giovamento. Roma, continua Tacinelli, come altre città italiane sono già di per se musei a cielo aperto, grazie a tutto ciò che la storia ci ha lasciato in eredità, ma anche grazie ad una fucina di artisti contemporanei che nutrono forte interesse all’estero. Tra questi, Filippo Bragatt, artista talentuoso, le cui opere sono richiestissime dai collezionisti di mezzo mondo, e Luisa Valeriani, pittrice romana molto raffinata, in ascesa negli ultimi anni.
Oltre a questi, conclude Tacinelli, ci sono artisti di levatura internazionale, con alle spalle importantissimi lavori che hanno fatto storia, in primis, l’architetto Silvana De Stefano, nota per essere stata scelta e seguita, per tutti gli anni novanta, da Leo Castelli, il più grande gallerista dell’arte contemporanea a New York. Famose le sue installazioni, come la “Colonna Sospesa”, con la quale ha sovvertito l’ordine classico, ed altre opere ancora oggi molto apprezzate da chi giunge nel nostro Paese. Tacinelli, professionista di grande spessore, molto noto agli ambienti culturali, è l’art curator di questi artisti eccellenti e di altri importantissimi talenti.