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sabato, 27 Aprile, 2024
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Guzzi (Unilavoro Pmi): Estate contrassegnata dagli scontrini pazzi. Virali testimonianze e proteste

Gli scontrini pazzi hanno contrassegnato la stagione estiva. A dirlo, con amarezza, è Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale “questo nuovo fenomeno, tutto italiano, e presumibilmente, mi auguro, solo estivo, ha coinvolto diverse attività. Soprattutto bar e ristoranti. A raccontare gli episodi, bizzarri e sconvolgenti, gente comune che ha avuto la felice idea di riportare tutto sui social. Ogni curiosa notizia si è diffusa a macchia d’olio, nel giro di pochissimi minuti, riuscendo ad attirare l’attenzione della CNN, che ha elencato le “vergognose fregature” ai turisti, catalizzando l’attenzione generale.

L’emittente americana nell’ evidenziare questi soprusi, ha citato l’Associazione dei Consumatori che parlava di un aumento del 130 per cento dei prezzi in alcune località turistiche. Secondo l’emittente televisiva, l’aumento sarebbe invece del 240 per cento in più rispetto ad altre destinazioni del Mediterraneo. Questo il motivo per cui molti italiani hanno scelto altre destinazioni, come l’Albania e il Montenegro, che seppur meno affascinanti, sono comunque più abbordabili. In effetti, sottolinea un agente turistico del luogo, le richieste e le esigenze degli italiani sono cambiate completamente. Oltre al desiderio di conoscere nuovi luoghi, c’è pure la voglia di trattenersi più a lungo in vacanza, spendendo decisamente meno. Ho avuto modo, continua l’agente, di vedere foto e video sconcertanti, dove gli utenti mostravano scontrini pazzeschi e ingiustificabili. Addebiti di un euro o poco più per le richieste più semplici. Tutto questo è inverosimile e poco degno di un paese civile. Uno degli ultimi fatti, avvenuti in ordine cronologico- ricorda Guzzi – è stato raccontato da un giornalista, protagonista della vicenda. L’uomo allergico al lattosio, ha chiesto di sostituire la mozzarella con il grana. L’aggiunta di questo ingrediente, che doveva sostituire la mozzarella è costata 1,50 euro. Questa vicenda, che ha destato rabbia e curiosità, ha incitato le persone ad illustrare tutti gli episodi e tutte le problematiche legate agli aumenti dei prezzi e agli addebiti su richieste semplici e legittime.

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Davvero impensabile – sottolinea Guzzi – che si debba pagare per andare in bagno, per scaldare il biberon del proprio figlio, per sostituire un ingrediente della pizza, o per l’aggiunta di spezie o aromi. Tutto questo è davvero inquietante e non rende onore a chi gestisce, onestamente e in modo professionale, bar, ristoranti e attività attinenti. I prezzi pazzi, continua Guzzi con rammarico, hanno coinvolto tantissime località turistiche italiane. Anche Roma, tra tante, è stata protagonista di una vicenda alquanto spiacevole. Due turisti americani, Betsy e James Cramer, contattati dalla Cnn, si sono detti imbarazzati dall’ammettere quanto hanno pagato per due Aperol Spritz in un bar di Piazza Navona, ma, a differenza di molti altri, erano consapevoli di tutto ciò perché, come sottolineato dai due, erano ben informati sui prezzi e sui notevoli rincari. Tutto può accadere è vero, ma l’Italia – conclude Guzzi – non merita di diventare il Paese dei Balocchi dove tutto può accadere. Nell’indifferenza e nella noncuranza. I rincari sono fuori controllo. Bisogna reprimerli con interventi immediati, incisivi e rigorosi.

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